L’Italia rischia una nuova contrazione economica. A lanciare l’allarme è il vice direttore generale del Fondo monetario internazionale David Lipton, a Lisbona.
E ha poi sottolineato, parlando con Bloomberg, le “evidenti vulnerabilità” che hanno lasciato il Paese impreparato a fronte dei rischi che gravano sulla Ue, dal rallentamento della crescita all’impatto del protezionismo e della Brexit. L’Europa deve fare di più, ha aggiunto Lipton, “deve superare le carenze politiche che potrebbero esacerbare la prossima crisi quando arriverà”.
Lipton ha avvertito che l’Europa potrebbe non essere in grado di fare affidamento sugli strumenti utilizzati nel 2008 per combattere la crisi finanziaria perché le banche centrali hanno scarso o nessun margine di manovra per interventi di stimolo, mentre la maggior parte dei governi è già gravata dal debito.
Ad aggravare la situazione, il rischio che ci possa essere “resistenza politica” a ulteriori salvataggi dopo le critiche secondo cui l’ultima recessione ha avuto un impatto non uniforme sulla società.