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Istat: disoccupazione scende al 10,2%. Tria: dati positivi

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Aumentano gli occupati, cala la disoccupazione, anche fra i giovani. Il tasso di disoccupazione a marzo 2019 è diminuito di 0,4 punti rispetto a febbraio arrivando al 10,2%, il dato più basso dopo agosto 2018 (era al 10,1%). L’Istat spiega che rispetto a marzo 2018 il calo è di 0,8 punti percentuali. Le persone in cerca di occupazione sono 2.641.000 con un calo di 96.000 unità su febbraio e di 208.000 unità su marzo 2018. Nonostante i progressi compiuti, però, il tasso di disoccupazione registrato in Italia è risultato essere inferiore solo a quelli di Grecia (18,5%) e Spagna (14%), secondo Eurostat. Situazione analoga per la disoccupazione giovanile, dove a marzo è stata la Grecia a segnare il tasso più alto (39,7%) seguita dalla Spagna (33,7%) e dall’Italia (30,2%).

La disoccupazione tra le persone tra i 15 e i 24 anni in Italia, infatti, a marzo 2019 è scesa al 30,2%, il dato minimo da ottobre 2011. Nel mese si è registrata una riduzione di 1,6 punti rispetto a febbraio e di 2,5 punti su marzo 2018. Il tasso di occupazione in questa fascia di età è del 18,6% con una crescita di 0,9 punti su febbraio e di 1,1 punti su marzo 2018.

I dati comunicati dall’Istat mettono in evidenza “il positivo andamento del mercato del lavoro”, ha commentato il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Da segnalare in particolare, “oltre all’aumento dei giovani occupati e delle posizioni permanenti, il miglioramento del tasso di occupazione che risale al 58,9%, tornando ai livelli massimi da aprile 2018. Numeri che testimoniano la solidità e la tenuta dell’economia italiana”.

Sempre a marzo, gli occupati sono aumentati di 60.000 unità rispetto a febbraio (+0,3%) mentre sono cresciuti di 114.000 unità su marzo 2018 (+0,5%). Nel complesso, secondo l’Istat, risultavano occupate 23.291.000 persone. sfiorando i massimi registrati a maggio 2018 (23.326.000). Il tasso di occupazione a marzo ha raggiunto il 58,9% (+0,2 punti rispetto al mese precedente), ai massimi da aprile 2008 (58,9%). Rispetto ai minimi di occupazione registrati con la crisi economica (22.142.000 unità a gennaio 2014) si sono recuperati oltre 1,1 milioni di occupati. Il tasso di occupazione sale di 0,2 punti rispetto a febbraio al 58,9%. L’aumento si concentra tra i minori di 34 anni (+69.000 unità) mentre sono stabili i 35-49enni e calano gli over 50. Crescono su febbraio soprattutto gli occupati dipendenti “permanenti” ovvero con un lavoro stabile (+44.000).

Il recupero del livello di occupazione rispetto al periodo precedente la crisi (lavoravano 23,18 milioni di persone) si è avuto, secondo l’Istat, con un cambiamento della composizione degli occupati. Per le donne si registrano 443.000 occupate in più rispetto ad aprile 2008 mentre per gli uomini si segnano 480.000 occupati in meno.

 

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