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Bnp Paribas, 1,9 mld di utili nel primo trimestre

Con un incremento del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2018, Bnp Paribas ha archiviato il primo trimestre di quest’anno con un utile netto di gruppo pari a 1,918 miliardi di euro. Nel periodo in esame l’attività della banca è in aumento nelle tre divisioni operative e, nonostante il rallentamento, la crescita economica in Europa resta positiva.

Risultati che, secondo l’amministratore delegato Jean-Laurent Bonnafé, sono “di buon livello: i ricavi sono in aumento, grazie alla progressione dell’attività nelle divisioni operative, in particolare con una ripresa dell’attività della clientela di CIB. I costi di gestione sono ben contenuti e beneficiano di misure di efficientamento che permettono di generare un effetto forbice positivo. Come testimoniato dal Common Equity Tier 1 ratio, pari all’11,7%, il bilancio del Gruppo è molto solido”

Il margine di intermediazione è risultato di 11.144 milioni, in progresso del 3,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+3,9% a perimetro e tassi di cambio costanti). L’utile lordo del periodo è stato di 2.683 milioni in crescita del 18,9% mentre il tasso medio di imposizione sugli utili si attesta al 23,3%, grazie in particolare – mette in evidenza il gruppo francese nella nota che accompagna i conti – alla debole tassazione sulla plusvalenza da cessione a lungo termine di SBI Life. Al 31 marzo L’indice CET1 è all’11,7% (-10 pb rispetto al 31 dicembre 2018 a causa dell’impatto della nuova norma contabile IFRS 16 e del rinvio ai prossimi trimestri delle cartolarizzazioni previste in questo trimestre, informa la banca) e il leverage ratio2 si attesta al 4,2%. Le riserve di liquidità immediatamente disponibili ammontano a 335 miliardi di euro, equivalenti – si legge nella nota – ad oltre un anno di margine di manovra rispetto alle risorse di mercato. L’attivo netto contabile per azione è pari a 76,7 euro, con un tasso di crescita media su base annua del 5,2% dal 31 dicembre 2008, “ad illustrazione della continua creazione di valore attraverso il ciclo”.

Nel periodo in considerazione i conti di Bnl, la controllata italiana di Bnp Paribas, vedono gli impieghi stabili (+0,1%) e un margine di intermediazione in calo rispetto al primo trimestre 2018 a 675 milioni di euro. Il margine di interesse è in diminuzione del 3,8%, a causa – precisa la banca – “del persistere di un contesto di tassi bassi e del riposizionamento su una clientela con un miglior profilo di rischio”. Il risultato lordo di gestione si posiziona a 205 milioni con un calo di poco meno del 12% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il costo del rischio, pari a 165 milioni di euro – spiega la banca – si conferma in calo ma diminuisce solo di 4 milioni rispetto al primo trimestre 2018, tenuto conto del deterioramento di un dossier specifico nel trimestre. Con 85 punti base in rapporto agli impieghi a clientela, Bnl “conferma il suo obiettivo di un costo del rischio di circa 50 punti base nel 2020”.

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