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Avvicinare studenti e scienza: al via l’UniStem Tour con Fondazione Tim

Le ricerche le indicano come le principali fonti d’occupazione negli anni a venire: eppure le discipline tecnico-scientifiche continuano a non attirare i ragazzi. Meno di 2 studenti su 10 (il 18%) vedono, infatti, nel proprio futuro l’iscrizione a una facoltà Stem. Il motivo? La percezione, tra i 10mila ragazzi intervistati da Fondazione Tim e Skuola.net, che i corsi di matematica, fisica, ingegneria e materie più tecniche siano troppo difficili anche solo per pensare a iscriversi. Una percezione che gli scienziati italiani possono aiutare a cambiare. Figure come quella di Elena Cattaneo, professoressa e senatrice a vita che oggi a Roma, presso l’Itis Galilei, ha dato il via all’UniStem Tour, il progetto di UniStem e Fondazione Tim nato per promuovere la cultura scientifica tra gli studenti italiani.

Dal racconto di Cattaneo, l’affascinante storia lunga oltre un miliardo di anni del gene antico dell’Huntington, parte una serie di 30 incontri che copriranno in due anni tutto il Paese. Il tour nelle scuole riprenderà infatti con l’avvio dell’anno scolastico 2019-2020 e toccherà le città di Catania, Cagliari, Bari, Napoli, Urbino e Teramo, portando nelle scuole alcuni tra i personaggi più illustri del mondo scientifico italiano. Tra gli altri la direttrice del Cern Fabiola Gianotti, l’antropologa forense Cristina Cattaneo, il virologo Roberto Burioni, l’esperto in medicina rigenerativa e staminologo Michele De Luca, il matematico Alessio Figalli, e l’immunologo Alberto Mantovani. Un contatto diretto con i protagonisti della scienza che consentirà ai ragazzi di capire il fascino di indagare l’ignoto, ascoltare le storie che si nascondono dietro ad ogni scoperta e raccogliere la sfida di impegnare il proprio talento nell’avventura della ricerca e dell’innovazione.

UniStem Tour è un progetto promosso dal centro UniStem dell’Università degli studi di Milano e da Fondazione Tim, con l’obiettivo di coinvolgere migliaia di ragazzi tra i 16 e i 19 anni e ispirarli nella scelta di percorsi formativi e professionali nel campo della scienza e della tecnologia. Agli incontri live del tour si affiancherà una campagna di ingaggio e comunicazione attraverso i social e il web, curata da Skuola.net per coinvolgere un più ampio numero di ragazzi. UniStem Tour sarà in questo modo in grado di raggiungere anche gli studenti che non potranno partecipare dal vivo alle tappe.

Nel corso della prima tappa del tour, moderata dalla preside Elisabetta Giustini, i ragazzi hanno potuto conoscere il passato di studentessa della scienziata, nonché porre domande sull’argomento trattato per chiarire dubbi e curiosità. A contribuire al dialogo tra i ‘due mondi’, della professoressa e degli studenti, è stata Marianna Cosentino, dottoranda che, attraverso la propria esperienza, ha raccontato come la scelta di percorso accademico non sia così lontano dalla realtà e offra grandi soddisfazioni.

“Con Unistem facciamo divulgazione nelle scuole da oltre dieci anni – ha detto Elena Cattaneo – Abbiamo sempre incoraggiato un approccio empatico ai temi scientifici, tentando di avvicinare i giovani alla scienza raccontando storie in grado di appassionarli invece che proporre solamente formule e numeri che, per quanto importanti e veritieri, rischiano di aumentare le distanze. Lavoro da anni con questo approccio, credendo nella forza della comunicazione, convinta che non esista fatto o pensiero scientifico che non possa essere raccontato ai non addetti ai lavori attraverso le storie degli uomini che ne hanno scandito i passi, con le loro conquiste e i tanti fallimenti: meraviglie di un metodo che aiuta a leggere la realtà”.

Per Loredana Grimaldi, direttore generale della Fondazione Tim, il poco successo delle discipline Stem tra i ragazzi è dovuto “innanzitutto ai voti scolastici – chi ha un’ottima media risulta molto più stimolato ad impegnarsi nelle lauree scientifiche – ed un fattore di genere: si orienta verso le Stem solo il 14% delle ragazze, contro il 25% dei ragazzi. Il timore di non farcela è probabilmente il freno maggiore che impedisce alle lauree Stem di imporsi su larga scala”. La motivazione principale nello scegliere un percorso tecnico-scientifico è la passione, che “muove i due terzi (il 67%) di chi ha già deciso che tenterà questa strada dopo il diploma. Molti di meno (14%) quelli che lo fanno, infatti, per trovare più facilmente lavoro. Ci sono quindi ampi spazi in cui il Paese non ha sufficienti competenze per crescere come potrebbe e giovani che fanno fatica a collocarsi nel mondo del lavoro. Il progetto UniStem Reloaded e in particolare l’UniStem Tour, punta a mettere l’eccellenza scientifica italiana a contatto diretto con i giovani, nella speranza che questa esperienza dia loro la spinta ad intraprendere un percorso formativo o professionale in campo scientifico e tecnologico”.

Unistem Tour e Unistem Day fanno infatti parte di un più ampio progetto di disseminazione della cultura scientifica, denominato UniStem Reloaded, nato sempre da Centro UniStem e Fondazione Tim. Obiettivo comune dei due momenti di divulgazione è sostenere e sviluppare un network nazionale che coinvolga tutti gli atenei e il mondo dell’istruzione scolastica secondaria di secondo grado nella promozione della scienza tra gli studenti italiani.

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