Cerca
Close this search box.

Fca-Reanault: affare salta per il pressing del governo francese

Un matrimonio che non s’ha da fare, almeno per ora. A fare saltare le nozze italo-francesi tra i due colossi del mondo su 4 ruote sarebbero questioni di natura politica. Lo ha sottolineato in una nota Fiat Chrysler Automobiles, il cui consiglio di amministrazione presieduto da John Elkann ha deciso “di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault”. La decisione è stata presa dopo il nuovo rinvio chiesto dal board della casa francese a causa del pressing del governo di Parigi. “Il Cda non è stato in grado di prendere una decisione a causa dell’auspicio espresso dai rappresentanti dello Stato francese di rinviare il voto ad un consiglio ulteriore”, aveva annunciato questa notte il consiglio di amministrazione di Renault, convocato per il secondo giorno consecutivo a Bologne-Billancourt, alle porte di Parigi, dopo sei ore di discussione. A far propendere la casa francese per una sospensione, anche la posizione assunta da Nissan al tavolo del Cda: i due rappresentanti della casa giapponese avrebbero ritirato il loro appoggio alla proposta di fusione, alimentando i dubbi sull’impegno di Nissan a salvaguardare l’alleanza con Renault se la fusione andasse avanti. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali lo stato francese non intende approvare la fusione senza garanzie che l’alleanza fra Nissan e Renault prosegua. Motivo per il quale lo Stato francese avrebbe chiesto di posticipare il voto.

“È divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo“, commenta Fiat Chrysler, sottolineando, tuttavia, che “Fca continua a essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti”. Ed esprime “sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, al suo amministratore delegato ed agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di Fca. Fca continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente”.

Immediata la reazione delle Borse: apertura pesante in Piazza Affari per Fca, il cui titolo perde il 2,83% a 11,35 euro, mentre Exor lascia sul campo l’1,9% a 56,7 euro. Mentre sul fronte francese Renault a Parigi sprofonda letteralmente: il titolo cede il 7,63% a 51,91 euro dopo il ritiro della proposta di nozze da parte di Fca. E non sono da meno i titoli di Nissan e Mitsubishi Motors che terminano in forte calo alla Borsa di Tokyo: al termine delle contrattazioni a Tokyo, Nissan cede l’1,70% a 750 yen, mentre la Mitsubishi Motors perde il 5,86% a 498 yen.

Ad aggravare la situazione per Fiat Chrysler, in una giornata non semplicissima, arriva la denuncia del manager di Fca responsabile delle vendite negli Stati Uniti, Reid Bigland, il quale ha presentato un’azione legale accusando la società di aver tagliato il suo compenso in seguito alla cooperazione con le indagini federali sulle pratiche di comunicazione dei dati sulle vendite, si legge sul WSJ. Bigland accusa Fca di aver ridotto il suo compenso del 90% per punirlo per la sua collaborazione con un’indagine della Sec. Secondo indiscrezioni, la Sec e il Dipartimento di Giustizia starebbero indagando sulla possibilità che Fca abbia manipolato gonfiandoli i dati sulle vendite.

”L’idonetità di Reid Biglamnd a ricevere gli incentivi è, come quella di tutti gli altri manager, soggetta alla decisione del comitato per i compensi. La sua idoneità è soggetta a questo e al completamento della valutazione dei temi che sono soggette alle indagini del governo, in cui Fca continua a cooperare. Al di là di questo, sarebbe inappropriato commentare sui processi interni per i compensi”, afferma Fca in una nota.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.