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Ferretti group, yacht sempre più grandi e made in Italy

ferretti group

Nuovi modelli, sempre più grandi, uno stabilimento da aprire, sull’Adriatico o sul Tirreno ma sarà “comunque in Italia”, e “un assetto azionario diverso, con un capitale sociale più consistente”, anche se la decisione spetta al Consiglio di Amministrazione. È questa, in sintesi, la fotografia di Ferretti Group, azienda nautica con sede a Forlì che produce e costruisce a livello mondiale yacht e navi da diporto, scattata dal suo amministratore delegato, Alberto Galassi. Dopo un 2018 “molto positivo, che ha registrato una crescita importante del fatturato”, e con un utile netto di 31 mln (+29%), ora il gruppo, che ha recentemente acquisito un altro marchio italiano, Wally, fondato 25 anni fa da Luca Bassani e che dal 2009 navigava in acque poco sicure, sta approvando il nuovo piano industriale che lo accompagnerà fino al 2023. E Galassi è molto fiducioso sul futuro dell’azienda che, ad oggi, vanta otto tra i brand più importanti al mondo: oltre all’ultimo arrivato Wally, anche Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi, Crn e Custom Line.

“Per i prossimi anni ci stiamo focalizzando su navi sempre più grandi perché quella è una fetta di mercato molto ampia, che ci dà possibilità di manovra. E poi, abbiamo i marchi più importanti al mondo e meritano una dimensione e un piedaggio grande”, spiega sul nuovo numero di Fortune Italia Galassi. Perché, aggiunge, “viviamo in un mondo in cui tutto, grazie alla tecnologia, diventa più grande. Pensiamo ai televisori, ad esempio. Noi vogliamo che i nostri clienti abbiano il massimo del comfort, non che debbano rinunciare a qualcosa”.

 

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di giugno.

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