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La soddisfazione di Tria: “evitata la procedura senza manovra correttiva”

giovanni tria manovra

“Non è stato facile trovare l’intesa con Bruxelles. Ma ci siamo riusciti grazie a un grosso sforzo che, come ho più volte ripetuto nelle ultime settimane, non ha richiesto una manovra correttiva ma ci ha comunque evitato la procedura di infrazione per debito eccessivo”. È questo il commento del ministro Giovanni Tria alla decisione della Commissione Ue, che ha deciso di non raccomandare l’apertura della procedura contro l’Italia.

I motivi della decisione li ha spiegati il commissario europeo agli affari economici, Pierre Moscovici: “il governo ha preso l’impegno lunedì sera” di rispettare il Patto di stabilità facendo un “aggiustamento strutturale significativo nel 2020”, con una lettera “firmata da Conte e Tria, anche se i dettagli arriveranno in ottobre con il progetto di legge di bilancio” prossimo. “Avevamo posto tre condizioni: dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il Governo ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni” e quindi “la procedura per debito non è più giustificata”.

“Decisamente una bella giornata per l’Italia”, è stato il commento di Tria. “L’impegno del Governo a rilanciare crescita e occupazione nel segno della coesione sociale e della stabilità finanziaria, in linea cioè con le regole Ue del Patto di Stabilità e Crescita, è stato premiato due volte: dall’accordo con la Commissione europea e, ancora più importante, dalla reazione estremamente positiva dei mercati”. Nel suo comunicato Tria ricorda che la Borsa “è salita dell’1,6%, il rendimento dei titoli decennali del Tesoro è sceso ai minimi dal dicembre 2017, lo spread in netta discesa”.

A rendere possibile questo risultato, dice il ministro, “non è stato un miracolo ma la conduzione di una prudente politica della finanza pubblica sia sul lato delle entrate, in aumento anche sotto il profilo strutturale, sia su quello delle spese, diminuite grazie a una serie di risparmi e senza ricorrere a tagli. La sfida non è finita. A questo punto dobbiamo concentrare gli sforzi per proseguire su questa strada virtuosa che ci consenta di aumentare il nostro potenziale di crescita grazie a una spinta a investimenti, produttività e competitività del nostro sistema paese”.

Nella lettera inviata da Tria e il premier Giuseppe Conte alla Commissione si legge che “l’obiettivo complessivo della nuova politica di bilancio per il 2019 e della strategia da presentare nel progetto di bilancio 2020 è conseguire un’ampia adesione al patto di stabilità e crescita”. Inoltre Tria e Conte hanno scritto che le stime per il 2020 a legislazione vigente saranno riviste “alla luce dei trend favorevoli osservati nel 2019 e delle spese per le nuove misure di welfare, reddito di cittadinanza e pensione anticipata” che “ci aspettiamo più basse di quanto previsto anche nel 2020”. La nuove stime di bilancio dell’Italia per il 2019 prevedono un miglioramento del deficit strutturale di “oltre 0,3 punti percentuali” rispetto al peggioramento di 0,2 punti percentuali indicato a dicembre, un “maggior sforzo di bilancio che rappresenta un significativo miglioramento dato il contesto di una quasi stagnazione economica”. La missiva di premier e ministro conferma una riduzione di 7,6 miliardi di euro delle stime di indebitamento netto per quest’anno, grazie ai due miliardi di spesa congelati dal cdm del 19 giugno, alla correzione di bilancio appena approvata e al decreto legge che congela 1,5 miliardi di risorse in vista di un minor ‘tiraggio’ da reddito di cittadinanza e ‘Quota 100’.

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