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40 under 40: ecco i 10 manager scelti da Fortune Italia

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Che l’Italia non sia esattamente un Paese per giovani lo dicono i dati, pessimi, e le analisi che li accompagnano. Eppure, l’universo under 40 è pieno di talento e di storie da raccontare. Lo facciamo selezionandone quaranta, senza l’intenzione di fare una classifica ma con l’obiettivo di segnalare profili significativi, noti e meno noti. Ne abbiamo scelti dieci per ogni categoria: manager, startupper, influencer, ricercatori. Tutti hanno a che fare, direttamente o indirettamente, con il mondo dell’impresa.

40 UNDER 40 – I MANAGER

I manager under 40 di rilievo sono ancora pochi, a testimonianza che il gap che riguarda giovani e donne nelle imprese italiane è tutto da colmare. Ne abbiamo scelti dieci, con profili e provenienze diverse. I loro percorsi professionali non sono paragonabili ma hanno tutti storie importanti nel proprio settore e nella propria azienda.

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Paolo Calcagnini apre la sezione manager dello speciale di Fortune Italia 40 under 40.

Paolo Calcagnini Chief financial officer Cdp

Quarant’anni compiuti da pochi giorni, è Cfo di Cdp dallo scorso ottobre. Dopo la laurea in economia e commercio all’Università La Sapienza di Roma, ha lavorato per oltre 10 anni in McKinsey quale associate partner e successivamente in Boston Consulting, prima di approdare in Cdp come responsabile della pianificazione e del controllo di gestione. “Credo che un manager giovane possa portare innanzitutto nuove idee e la voglia di mettere in discussione il ‘modo di fare le cose’ in azienda, essendo meno condizionato da schemi stratificati nel tempo ed esperienze passate (il c.d. ‘Thinking out of the box’). Noto inoltre in molti giovani manager un livello di energia ed entusiasmo indispensabili in contesti sfidanti e di cambiamento”, ha detto Calcagnini a Fortune Italia. Per favorire la progressione di carriera dei giovani manager “serve garantire un mix di elementi, ne cito almeno tre: il coraggio di scegliere i giovani con più potenziale e leadership, riconosciuti anche dai colleghi, per ruoli importanti all’interno dell’organizzazione; un orientamento al cambiamento ed una cultura ‘positiva’ dell’errore; infine, ambienti e clima di lavoro moderni (spazi di lavoro, digitalizzazione, processi snelli)”.

 

Giuseppe Cusenza Project Manager Fincantieri

Nato a Gorizia il 13 marzo 1980. Laurea a Udine in ingegneria gestionale, dopo un’iniziale esperienza nel settore della consulenza strategico-direzionale (McKinsey & Company, dal 2004 al 2010) entra in Fincantieri nella direzione corporate ricoprendo negli anni diversi ruoli in ambito strategico. Dal 2017 opera nella divisione navi mercantili dove attualmente ricopre il ruolo di project manager di un progetto finalizzato alla progettazione e realizzazione di due navi da crociera di nuova concezione.

Antonio Valitutti General Manager Hype

Classe 1980, è il general manager di Hype, la startup del Gruppo Sella che ha creato la prima challenger bank italiana, che sta avendo una crescita esponenziale di clienti (è arrivata a più di 700mila). Laureato in ingegneria elettronica e informatica presso il Politecnico di Torino, è entrato nel Gruppo nel 2006. Ha ricoperto incarichi nell’organizzazione, nelle risorse umane, nel risk management. Nel 2015 ha fondato Hype. Lavora con un team misto di dipendenti e imprenditori startupper esterni.

Cristiano Venturini Chief financial officer iGuzzini

Trentasei anni, è il Chief financial officer di iGuzzini e Fimag. Laureato in Business administration all’Università Bocconi di Milano, inizia la sua carriera in La Perla Group. Nel 2008 diventa Operations finance manager per iGuzzini Illuminazione. Nel 2014 arriva la promozione a Cfo della stessa azienda. Solo due anni dopo, nel 2016, assume la carica di cfo di Fimag, la holding che controlla iGuzzini Illuminazione e Fratelli Guzzini.

Giulia Baccarin Co-fondatrice Mipu

Trentasette anni, laureata in Ingegneria biomedica al Politecnico di Milano sulla modellazione predittiva. Un percorso di Executive Training finanziato dalla UE alla Bocconi, ha lavorato a Londra, Parigi e Tokyo. A 27 anni ha fondato la branch italiana di I-Care, azienda proprietaria del brevetto Wicare, oggi leader in Europa nella manutenzione predittiva con 250 ingegneri in 9 paesi. Nel 2012 ha fondato Mipu, acceleratore di imprese innovative con circa 50 dipendenti e 6,5 mln di euro di fatturato.

Giovanni Rastrelli Amministratore delegato Edit

Ventotto anni, dal novembre 2017 è amministratore delegato di Edit (Eat drink innovate together). È a capo di una società con oltre 70 dipendenti che ha raccolto 6 mln di finanziamenti e ha realizzato un fatturato di 3,5 mln nel 2018. Gestisce le sei aree della realtà polifunzionale torinese: bakery cafè, brewery, pub, cocktail bar, restaurant, kitchens. A queste si aggiungono Osservatorio, un open space dedicato all’organizzazione di meeting di lavoro, e i loft.

Benedetto Levi Amministratore delegato Iliad

Nato nel 1988, è amministratore delegato di Iliad Italia. Laureato in ingegneria logistica e della produzione al Politecnico di Torino, ha vissuto a Londra e Parigi, dove ha fondato una startup specializzata nella vendita di accessori per smartphone. Nel 2015 è entrato come Country manager Italia nella startup Captain Train, poi acquisita dal gruppo indipendente Trainline, leader mondiale della vendita online di biglietti ferroviari, di cui ha gestito l’ingresso e lo sviluppo in Italia.

Riccardo Pompili Ad division public areas Spencer Contract

Nato il 18 dicembre del 1981 a Genova, dove si laurea in economia e commercio, dopo un’esperienza in Kpmg entra nell’azienda di famiglia. Da capo cantiere scala diverse posizioni fino a entrare nel direttivo. Porta il fatturato della Spencer Contract da 10 mln di euro nel 2010 a 70 mln nel 2018, anno in cui viene acquistata dal fondo Xenon e accorpata al Gruppo De Wave. Attualmente è ad della division public areas del gruppo, leader mondiale di allestimenti navali, con un fatturato di 200 mln e circa 1 mld di euro di ordini da evadere.

Riccardo Bui Chief operating officer Istituto Clinico Humanitas

Trentasette anni, è il Chief operating officer all’Istituto Clinico Humanitas, la struttura ospedaliera principale del Gruppo Humanitas, controllato dal Gruppo Techint. Laurea nel 2005 in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, nel maggio 2006 è entrato nel gruppo Techint ricoprendo il ruolo di assistente del Presidente. Undici anni fa il passaggio in Humanitas, dove è stato prima operations specialist e poi operations manager prima di assumere l’attuale incarico.

Serena Ferraro Team leader Tim

Classe 1981, è responsabile di un modulo del 119 di Tim a Firenze e contestualmente studia per laurearsi in economia aziendale. Guida un team composto da 15 operatori telefonici, si occupa della gestione dei clienti ma promuove anche l’orientamento alla vendita di prodotti e servizi Tim in un’ottica integrata fisso-mobile. Il ruolo del supervisor è molto delicato per Tim perché rappresenta il front end con l’esterno e contribuisce in maniera determinante a creare una buona ‘customer experience’.

La versione completa di questo speciale è disponibile sul numero di Fortune Italia di luglio.

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