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Gualtieri: flat tax archiviata e con l’Ue mai più guerra

flat tax archiviata

Flat-tax archiviata. Non la faremo mai. Mentre Quota 100 rimane fino a scadenza triennale, per non cambiare costantemente le regole del gioco in tavola, ma andava fatta in un altro modo. Sicuramente a cambiare, invece, sarà l’approccio con l’Europa: il tempo degli scontri è finito, mai più guerra. E ora si farà il possibile per scongiurare l’aumento dell’Iva. Mentre restano reddito di cittadinanza e gli 80 euro di Renzi. Così il neoministro dell’Economia, Roberto Gualtieri oggi a Helsinki all’Eurogruppo e all’Ecofin, traccia le linee programmatiche della prossima manovra mettendo i puntini sulle i di tutti i punti salienti nel piatto della nuova legge di bilancio.

Con questo Governo “l’Italia torna ad essere protagonista in Europa, riprende il ruolo che le spetta come Paese fondatore che ha delle idee, imposta la sua visione dell’Ue come percorso per migliorare, cambiare, renderla più adatta ad affrontare le sfide del nostro mondo”, ha detto Gualtieri entrando all’Eurogruppo informale. “Oggi presenteremo il programma di governo come illustrato dal presidente Conte in Parlamento”, ha aggiunto.

Il programma del nuovo governo “presenta forti segni di cambiamento che cercheremo di realizzare con un impegno triennale”, afferma in un’intervista a La Repubblica. Ci si concentrerà “su investimenti, lavoro, uguaglianza, ambiente, giovani e donne“. Tra i provvedimenti allo studio ci sono il piano per gli asili nido “che punta ad azzerare le rette per i redditi medi e bassi” e lo sblocco degli investimenti “puntando a innovazione e infrastrutture e con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale e sociale”.

Si sostiene l’idea di un Green New Deal “fondato su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati”, un quadro nel quale sarebbe opportuno, secondo Gualtieri, che la quota di finanziamenti nazionali “venisse scorporata dal calcolo del deficit strutturale”. Venendo alla Ue “il rapporto ambiguo e conflittuale della Lega con l’Europa ci è costato carissimo – sottolinea – Credibilità, coerenza e fiducia non solo possono darci un grande dividendo in risparmi sul pagamento degli interessi, ma sono anche decisive se si vuole incidere sulle grandi scelte europee”.

Con il commissario europeo Paolo Gentiloni, il neoministro discute “della necessità di una politica fiscale dell’area euro più espansiva”. È “importante mettere in modo credibile il debito su un sentiero di riduzione: sia sostenendo la crescita, sia garantendo la sostenibilità della finanza pubblica”. E con il taglio dei tassi “ancora una volta Draghi ha mostrato una straordinaria capacità di assumere le decisioni necessarie nel momento giusto”.

L’impegno del governo con la manovra di ottobre è bloccare l’ aumento dell’Iva e “avviare la riduzione della pressione fiscale per i redditi medi e bassi e per le aziende che innovano”. La flat tax è “archiviata. Non la faremo mai. Dava tanto a chi ha di più”. Quota 100 “ha una durata triennale e l’orientamento è lasciare che vada a esaurimento”; il reddito di cittadinanza “sarà confermato”, come anche gli 80 euro di Renzi, mentre la patrimoniale, “la escludo”. Sulle privatizzazioni “occorre un disegno complessivo e grande cautela”, mentre per Alitalia il ministero delle Finanze “parteciperà a livello di capitale al rilancio previsto dal piano attualmente allo studio della compagnia, che dovrà però essere un modello industriale sostenibile”.

Un cambio di marcia rispetto alle posizioni assunto dall’ex governo giallo-verde, che vede come protagonisti dunque gli investimenti green, lavoro e asili nido. E Gualtieri riflette sul fatto che il Green New Deal sostenuto dal governo sarebbe opportuno venisse scorporato dal calcolo del deficit strutturale. La manovra 2020 e lo scorporo dal deficit degli investimenti verdi “sono due questioni diverse, una è la discussione della manovra e uno è il più grande processo di riforma, approfondimento, completamento dell’Unione monetaria che naturalmente ha tempi diversi, quindi sono due piani diversi”, conclude Gualtieri.

Rimane l’eterno dilemma: dove trovare i soldi per la nuova manovra? I giallorossi tornano sullo storico e sempreverde tema della lotta all’evasione, oggi agevolata dall’utilizzo delle nuove tecnologie.

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