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Gentiloni fermo: “farò applicare Patto di stabilità”

Obiettivo: far applicare all’Ue il Patto di stabilità e crescita, puntando sulla “flessibilità consentita dalle regole”. Ha le idee chiare l’ex premier Paolo Gentiloni sul primo e imprescindibile traguardo da raggiungere nell’ambito del suo nuovo mandato di commissario europeo degli Affari economici. “Cercherò di far applicare alla Commissione il Patto di stabilità e crescita facendo pieno uso della flessibilità consentita dalle regole” e assieme ai tassi bassi “ci aiuterà ad avere un orientamento di politica monetaria più amico della crescita, salvaguardando allo stesso tempo la responsabilità”, scrive Gentiloni nelle risposte agli eurodeputati.

E per ridurre il debito punta su “investimenti e riforme strutturali” che “danno un contributo chiave alla sostenibilità del debito”. Oltre alla sempreverde lotta all’evasione: “combattere le frodi fiscali, evasione ed elusione è cruciale per mantenere conti pubblici solidi ed assicurare fondi per i beni pubblici come istruzione e salute”, scrive sottolineando di voler “semplificare la vita dei contribuenti che rispettano le regole e pensare ad azioni punitive per chi non lo fa”. Ma questa battaglia Gentiloni vuole combatterla anche fuori dai confini Ue: “la lotta all’evasione non dovrebbe limitarsi alla Ue, dovremmo sviluppare misure più forti per combattere regimi fiscali dannosi in giro per il mondo”.

Tre i pilastri, dunque, che sorreggeranno la strategia dell’ex premier: “facilitare il rispetto delle regole; combattere frodi ed evasione; adattare il quadro della governance, rafforzando la cooperazione tra Stati membri”, scrive.

Sicuramente Gentiloni è alla ricerca di un equilibrio tra sostenibilità, conti e crescita. “Come membro del Parlamento durante gli anni della crisi ho capito l’importanza sia di salvaguardare la sostenibilità dei conti che la capacità di dare sostegno economico nei momenti di difficoltà”, scrive, e aggiunge: “durante il mio mandato, mi impegno a dare risultati su un’agenda che sostenga la crescita e trovi il giusto equilibrio tra la sostenibilità nel tempo e l’affrontare problemi nel breve attraverso l’appropriata flessibilità nelle regole Ue”.

In merito allo schema Ue di assicurazione contro la disoccupazione “non deve avere trasferimenti permanenti di risorse tra Paesi, deve dare sostegno solo in caso di importanti shock esterni e non deve creare disincentivi a portare avanti solide politiche di bilancio e ad attuare le necessarie riforme strutturali”, conclude.

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