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Liguria isolata e commercio a rischio. Aspi: A26 riapre parzialmente

La chiusura dell’autostrada A26 “si poteva evitare visti gli allarmi”. Ora “è come se fossimo in tempo di guerra”. Dure le parole del governatore della Liguria Giovanni Toti per lo Stato di emergenza che vede la Regione isolata. Un isolamento che rischia di mettere in crisi il sistema di trasporti e commercio di una grossa fetta del Paese: “Tutto il Nord Italia produttivo dipende da noi e siamo alla vigilia di Natale”, afferma il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini.

Pronta la risposta dell’Aspi che questa mattina ha fatto sapere che entro le ore 12 di oggi l’autostrada sarà riaperta parzialmente. Avverrà grazie ad uno scambio di carreggiata che consentirà il transito su una corsia per ogni senso di marcia. Ciò permetterà comunque di svolgere le verifiche tecniche sui viadotti Fado e Pecetti ritenuti ammalorati e non sicuri. Ciò permette di togliere Genova dall’isolamento, dovuta anche alla chiusura dell’A6.

La sicurezza dei cittadini prima di tutto, anche se in questo momento Genova è isolata ed è come essere tornati agli anni ’30. Dopo la chiusura della A26 nella tratta compresa tra l’allacciamento con l’autostrada A10 e lo svincolo di Masone, disposto ieri sera dalla Procura per “gravi ammaloramenti”, l’allarme arriva anche dall’autorità portuale: “Il porto di Genova, in queste condizioni, non può resistere più di una settimana“, sottolinea Signorini.

La notizia della chiusura è arrivata ieri sera, affidata a una nota di Autostrade in cui vengono riportati anche i consigli per effettuare percorsi alternativi. “Si resta stupefatti ad apprendere di certi provvedimenti così drastici dopo un anno e quattro mesi dal crollo del Ponte Morandi – tuona Toti – Che fine hanno fatto i periti e i tecnici del ministero? La Liguria è isolata con la A6 chiusa, la A26 chiusa e le limitazioni alla A7. Voglio sapere cosa farà il governo. Va bene il provvedimento per la sicurezza dei cittadini, ma il governo deve pensare anche all’economia di una città, deve garantire gli spostamenti e il primo sistema portuale italiano che ora è irraggiungibile. Spero che si chiarisca tutto questo”.

In queste condizioni tutto il traffico si scaricherà sulla A7 dove il traffico leggero è già molto intenso. Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ha commentato la chiusura della A26 sottolineando che al primo posto viene la sicurezza dei cittadini: “È la priorità numero uno. Il mio compito principale sarà quello di gestire il traffico nella città che sarà sovraccarico, non solo quello cittadino, ma anche quello pesante diretto al porto. La popolazione sarà invitata a usare i mezzi pubblici e sono convinto che potremo sostenere la situazione per il tempo necessario”.

Il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi spiega di aver deciso di chiudere il tratto della A26 perchè sono stati riscontrati “gravi ammaloramenti e abbiamo segnalato criticità sul ponte Fado in direzione Alessandria e sul Pecetti direzione Genova Ventimiglia sulla A26. Rappresentanti di Aspi hanno preso atto e sono intervenuti. La procura attende verifiche – spiega Cozzi – di sicurezza condotte dalla società concessionaria secondo le norme di legge”.

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