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Agritech, xfarm chiude round da 3 mln con United Ventures

Dalla blockchain ai droni, la tecnologia sta cambiando il modo di fare agricoltura. Tra le novità tech del settore, la startup xFarm, piattaforma SaaS che vuole agevolare la digitalizzazione delle aziende agricole, attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, riducendo la burocrazia, e migliorando la tracciabilità dei prodotti agricoli ha chiuso un round di serie A da 3 milioni di euro guidato da United Ventures SGR SpA, gestore indipendente di venture capital specializzato nei settori del software e delle tecnologie digitali. Al round di finanziamento partecipa anche il fondo svizzero TiVenture SA.

 

La piattaforma, modulare e aperta, è basata su un business model freemium che integra un software gestionale su cloud, sensori IoT per i campi e un marketplace con servizi ad alto valore aggiunto, come soluzioni per l’ottimizzazione dell’irrigazione, previsioni agro-meteorologiche, modelli di patologie e relative allerte e servizi per l’agricoltura di precisione. “Sono molto felice di avere allargato la squadra di xFarm con United Ventures e TiVenture. – ha detto Matteo Vanotti, ingegnere ed agricoltore, fondatore di xFarm – Il progetto xFarm è nato per aiutare gli agricoltori ad essere più efficienti grazie all’uso della tecnologia e con questo investimento puntiamo ad arricchire la nostra piattaforma digitale con nuove funzionalità e ampliare il numero di agricoltori oltre quelli che ad oggi hanno già scelto di usare il nostro servizio”.

 

Secondo i dati dell’Osservatorio Smart AgriFood, realizzato congiuntamente da Politecnico di Milano e Università di Brescia, il valore globale dell’agricoltura 4.0 nel 2018 ha raggiunto 7 miliardi di dollari (il doppio rispetto all’anno precedente), di cui il 30% generato in Europa. La crescita è ancora più rapida in Italia, dove il mercato ha raggiunto un valore compreso tra i 370 e i 430 milioni di euro (+270% in un solo anno), pari a circa il 5% di quello globale e il 18% di quello europeo, generato da oltre 110 aziende fornitrici fra player affermati e startup che propongono sistemi digitali innovativi e servizi di consulenza tecnologica.

 

L’investimento permetterà a xFarm di consolidare la presenza sul mercato italiano ed espandersi nei mercati internazionali con particolare attenzione a Europa, Sud America e Africa; nonché di rafforzare la piattaforma tecnologica (soprattutto nell’area dell’intelligenza artificiale applicata ai dati e modelli previsionali, sfruttando anche la tecnologia blockchain) e rilasciare ai clienti nuovi moduli in grado di semplificare e potenziare la gestione dei campi agricoli.

 

L’esigenza di ottimizzare le forme e i modi dell’industria agroalimentare è resa sempre più impellente dal progressivo aumento della popolazione mondiale, che passerà dai 7 miliardi di persone del 2017 ai 9,7 miliardi previsti per il 2050: secondo le analisi FAO-OCSE, per far fronte all’aumento del fabbisogno alimentare, le produzioni agricole mondiali dovrebbero aumentare almeno del 70% rispetto a quelle attuali. L’altro grande tema è quello del cambiamento climatico e del suo impatto su temperatura e precipitazioni, le principali variabili che incidono sulle produzioni agricole. In questo scenario sfidante, lo sforzo di rendere l’agricoltura sostenibile passa per l’innovazione, che può ridurre sostanzialmente i consumi e gli sprechi di risorse naturali.

 

“La scelta di investire in xFarm risponde alla nostra strategia di investire nella trasformazione digitale di settori tradizionalmente analogici e, secondo il McKinsey Global Institute’s Industry Digitization Index, l’agricoltura rimane a oggi il meno digitalizzato di tutti i principali settori industriali. – ha detto Massimiliano Magrini, co-fondatore e managing partner di United Ventures – Il founder di xFarm, Matteo Vanotti, si è presentato da noi proprio con questa visione: creare un’applicazione che possa aiutare e semplificare il lavoro degli agricoltori. Un mondo che conosce a fondo, perché prima di essere un ingegnere e un imprenditore è un agricoltore lui stesso, da sempre coinvolto nell’azienda agricola di famiglia. Crediamo che Matteo e la sua squadra siano dei veri game changers, e che abbiano le competenze e l’ambizione giusta per scalare il business a livello internazionale e diventare la piattaforma di riferimento per gli agricoltori che vogliono gestire digitalmente le loro aziende”.

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