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Ricostruzione, Fumagalli: cresce il bisogno di protezione/Video

La crisi del Coronavirus ha fatto emergere “la paura dell’imprevedibile, di qualcosa che non conosciamo e non sappiamo come affrontare”. E ha alimentato “un grande bisogno di protezione”, rafforzando “la percezione che i rischi vanno affrontati collettivamente”. Isabella Fumagalli, ceo di Bnp Paribad Cardif, durante una intervista del ciclo ‘Ricostruzione’ di Fortune Italia, analizza le ricadute per il settore assicurativo, partendo dai dati che indicano “un incremento elevatissimo delle richieste di protezione”, soprattutto per la salute.

 

 

La tecnologia “è stata una grande protagonista di questa fase” e “ha dato anche un grande impulso ai produttori di servizi”. Sono emersi però anche i limiti. “Rimaniamo troppo poco agili, ancora troppo lenti, e questo si traduce in un’inefficienza pagata dall’utente finale sul costo della copertura”. Su questo, insiste, “bisogna intervenire, generando efficienze e investendo diversamente i propri soldi”. Non solo. L’utilizzo dei dati, degli analytics, “deve diventare un elemento sistematico”.

 

La pandemia pone anche un problema sostanziale. È possibile assicurare il rischio che possa tornare una nuova fase acuta? La risposta è sì. “Le imprese assicurative hanno avuto una reazione proattiva e costruttiva, anche estendendo gratuitamente le polizze. Ma è stata una risposta nell’emergenza. Dobbiamo arrivare a polizze più organizzate per gestire una pandemia”, spiega Fumagalli, evidenziando che questo “ha anche un costo aziendale” ma che il mestiere dell’assicuratore “è proprio quello di mutualizzare i rischi”.

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