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Fase 2, ripartono anche i parchi divertimento

Giostre, ottovolanti, montagne russe. Gardaland riapre il 13 giugno. Una settimana dopo, tocca a Mirabilandia. E il giorno prima del parco romagnolo a MagicLand, a Valmontone, in provincia di Roma. Insomma, dopo il lockdown, che ha tenuto bambini e ragazzi in casa, tra compiti virtuali, pc e tablet, si alza il telo sui parchi divertimento, uno dei punti forti del turismo italiano, 230 strutture con le aree a tema, e un fatturato, secondo l’Associazione parchi permanenti italiani (Ppi), da 500 milioni di euro l’anno. Dieci giorni fa il via libera per la ripartenza, con un capitolo ad hoc nel documento per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive, pubblicato dalla Conferenza della Regioni e delle Province Autonome.

Ma non tutti hanno riaperto, anzi. Ci sono milioni di posti di lavoro in bilico, l’attesa della cassa integrazione, i mancati incassi dei tre mesi precedenti. E la necessità, ora, per togliere i lucchetti, di mettere assieme divertimento e sicurezza, giochi, emozioni e la tranquillità di non generare potenziali contagi da Covid-19. L’obiettivo è attrarre soprattutto famiglie italiane, mentre concreto è il rischio del calo delle presenze straniere, in media 1,5 milioni l’anno, con 1,1 milioni di soggiorni negli hotel, che completano il servizio dell’entertainment.

“Abbiamo redatto un protocollo molto dettagliato, sulla scorta delle indicazioni della Regione e prendendo spunto dai grandi parchi internazionali – spiega Riccardo Mercante, direttore generale di Mirabilandia, il complesso ravennate che accoglie in media 1,3 milioni di visitatori annui, con oltre 800 impiegati nel picco stagionale – questo protocollo prevede, per ogni punto del parco, misure specifiche per quanto riguarda i quattro pilastri del divertimento sicuro, dal rispetto delle distanze, alla sanificazione degli ambienti, all’utilizzo obbligatorio di mascherina, all’affluenza controllata anche attraverso un sistema di prenotazione. Ogni area del parco è stata analizzata attentamente al fine di riuscire a definire la migliore combinazione di questi quattro elementi, per garantire la sicurezza più completa. Ad esempio, tranne che nelle attrazioni d’acqua, sarà obbligatorio indossare la mascherina e lavarsi le mani prima di accedere. Saranno inoltre previsti degli stop & go lungo la giornata per procedere alla sanificazione delle attrazioni stesse”.

Stesso menu per Gardaland: mascherine e guanti obbligatori, numero chiuso per garantire il distanziamento sociale, misurazione della temperatura corporea all’ingresso di ospiti e staff, incentivi all’acquisto di biglietti e prenotazioni online (anche per gli abbonati), ristorazione, spettacoli e attrazioni all’aperto (attrazioni acquatiche incluse) e sanificazione continua nelle aree comuni.

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