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Masi backstage, a casa di Dante

(LuxuryandFinance.it) – Fare esperienza, in quest’epoca in cui è concesso, al limite, poco più che un contatto digitale, per Masi Agricola, al secolo il leader nella produzione dell’Amarone, è dirimente. Con la ‘Masi Wine Experience‘, l’azienda ci ha puntato in tempi non sospetti e oggi più che mai avverte l’urgenza di far vivere l’intera filiera, sperimentarla, per apprezzare poi il prodotto finito. Complici spazi che lo consentono, tenute e chateau, “nessuna iniziativa è stata rallentata” dal Covid, “anzi, in certi casi abbiamo accelerato”, spiega a Luxury&Finance Raffaele Boscaini, direttore marketing della casa vitivinicola, di cui Sandro Boscaini è presidente e Federico Girotto amministratore delegato.

 

Masi Agricola è stata pluripremiata nel corso del 2020 per le location e per i vini. Masi Wine Experience ha lanciato il suo primo spazio a Zurigo nel 2014 e in sei anni ha accumulato una certa esperienza su come declinare il brand anche all’ospitalità e alla gastronomia”, spiega Boscaini, chiarendo che declinare l’esperienza Masi all’ospitalità “è stata un’operazione che ci è venuta abbastanza naturale. Abbiamo sempre tenuto aperte le porte delle nostre cantine a un pubblico trade, di professionisti del vino, sommelier, esercenti, per potere raccontare le emozioni che ci sono dietro un’etichetta: tutte le fasi della lavorazione e i momenti successivi, la parte magica e filosofica, il perché di certe uve e scelte realizzate nel tempo, in sette generazioni”. Insomma, un vero e proprio “backstage” immersivo. “Le esperienze sono strettamente legate al vino, che viene prodotto in condizioni climatiche e paesaggistiche particolari. In ogni luogo offriamo esperienze diverse, livelli e aspetti differenti di questa nostra meravigliosa filiera”.

 

A Tenuta Canova si toccano con mano il vigneto la cantina, oltre a un percorso museale e interattivo dove è possibile comprendere anche attraverso i sensi “il miracolo della fermentazione” evidenzia Boscaini. Nelle Possessioni Serego Alighieri, invece, tenuta che vanta la più lunga tradizione culturale e vitivinicola della Valpolicella, l’ambiente è molto diverso. “Si fa un salto nella storia, tangibile, vera, che passa per il Medioevo, i tempi di Dante”. La tenuta è stata acquistata nel 1353 da Pietro Alighieri, figlio di Dante, nel suo peregrinare per l’Italia. Prima che questi si spostasse a Ravenna, il figlio decide di acquistare la tenuta che, ancora oggi, è abitata dalla discendenza, dalla 21esima generazone della famiglia Serego Alighieri. Il doppio congnome indica l’unione con la famiglia veneziana Serego, nel 1500, a seguito di un matrimonio con una stirpe che rischiava di estinguersi in assenza di figli maschi.

 

Questa affascinante storia di luoghi danteschi incontra Masi negli Anni Settanta, quando viene realizzata una società di gestione, la Possessioni Serego Alighieri appunto, a maggiranza Masi, dove quest’ultima possiede l’expertise imprenditoriale e dove Serego Alighieri conferisce gli immobili, il diritto a un affitto e, dietro pagamento di royalties, il marchio. La famiglia Masi viene chiamata dare contemporaneità a vini prodotti da secoli. Il passo successivo viene compiuto negli Anni Novanta, quando viene messa a disposizione una parte della tenuta per l’ospitalità, che è “decisamente esxclusiva” tiene a sottolineare Boscaini, “non foss’altro che per le dimensioni: otto appartamenti con cucina e servizi per vacanze culturali e di grande relax. Qui si gode la pace che è data dall’isolamento, ma soprattutto dal fatto di essere all’interno di un’azienda agricola che lavora e dove capita la mattina di essere svegliati dal rumore trattore”. Le Possessioni Serego Alighieri “non sono una residenza di lusso, in relazione ai metariali e alle suppellettili a disposizione: il lusso – tiene a evidenziare Boscaini – è essere in pace e avere tempo a disposizione per se stessi, vivere in un ambiente con mobili semplici, ma d’epoca. Vivere i ritmi della natura e dell’agricoltura ed essere vicini di casa della famiglia Alighieri. Questo è esclusivo”.

 

Intanto, Covid permettendo, la prossima apertura di un Masi Wine Experience in calendario è a Monaco di Baviera. L’inaugurazione è imminente, ma “aspettiamo il momento giusto”. A Monaco lo spazio Masi inaugurerà sulla Maximilianstrasse, che ospita le griffe della moda italiana. E ora, “teniamo gli occhi aperti, soprattutto nelle città dove il brand è affermato per portare l’esperienza: non on tutti possono vienire in Italia e fare esperienza da noi, allora siamo noi a portarla fuori”. Oltre a Serego Alighieri, fanno parte del patrimonio di Masi anche le Cantine Masi in Valpolicella Classica, Masi Tenuta Canova Lazise del Garda, Masi Tupungato in Argentina, e Canevel a Valdobbiadene. Gli spazi lifestyle sono i Masi Wine Bar di Cortina e Zurigo, a cui prossimamente si aggiungerà proprio quello Monaco di Baviera.

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