Come ogni lunedì, c’è l’effetto weekend a incidere sui dati dei contagi da Coronavirus. Sono 13728 i nuovi casi, a fronre di ‘soli’ 111.217 tamponi, e 528 i morti. Ieri 18.887 nuovi casi con 163.550 test e 564 decessi. Il tasso positività sale ancora: 12,3% (+0,8%).
Ancora in calo i ricoveri in terapia intensive, 72 in meno con 144 nuovi ingressi, per un totale di 3.382 totali. Per il secondo giorno consecutivo salgono invece i ricoveri ordinari, +133, 30.524 in totale.
Intanto, un doppio allarme arriva dagli esperti. “È un conto che mi fa fatica fare: più di 20mila morti li avremmo potuti in larga misura evitare”, dice Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive del Sacco di Milano, parlando ad Agorà e guardando agli errori fatti in estate. “Siamo ancora nel pieno della seconda ondata del Covid e dicembre e gennaio saranno due mesi terribili per due motivi: per i problemi nell’accesso ai servizi e per le tante differenze a livello regionale”, avverte Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute e docente di Igiene alla Cattolica di Roma.
