Sono i tre temi fondanti della visione di sostenibilità di Danone, spiegati da Fabrizio Gavelli, general manager Danone Specialized Nutrition Sud Europa e presidente della Fondazione Istituto Danone. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2021.
STIAMO ASSISTENDO a un progressivo cambiamento nella visione dell’economia. Generare profitto non è sufficiente se ad esso non si accompagna una crescita sostenibile e inclusiva. Si tratta di un nuovo approccio al business che sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di aziende. Ne è un esempio Danone, che ha messo al centro della propria strategia la promozione di un impatto positivo sulla società. A raccontarci le linee di azione dell’azienda, è Fabrizio Gavelli, general manager Danone Specialized Nutrition Sud Europa e presidente della Fondazione Istituto Danone, che sarà protagonista il 19 e 20 marzo dei CEOforLIFE Awards, l’appuntamento annuale della community di Ceo di aziende italiane e multinazionali impegnate nella realizzazione di progetti per la sostenibilità.
Come si articola il percorso intrapreso da Danone, che ha portato a un coinvolgimento in un’iniziativa ‘per la vita’ come i CEOforLIFE Awards?
Danone ha sempre avuto grande sensibilità per il tema della sostenibilità, fin dal 1972 quando Antoine Riboud stabilì per la Company l’interdipendenza tra obiettivi economici e sociali. Questo pensiero visionario ha costituito la pietra miliare dell’azienda e ancora oggi lavoriamo per creare valore economico, sociale e ambientale. La nostra visione di sostenibilità poggia su 3 temi fondanti: Pianeta, Salute, Comunità. Partendo dal tema Comunità, per noi è essenziale valorizzare le persone e le comunità in cui operiamo, iniziando dalle nostre persone.
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