Cerca
Close this search box.

Commercio, Istat: -0,1% vendite a marzo, +22,9% su anno per effetto lockdown

commercio

Per il commercio italiano l’uscita dalla crisi innescata dalla pandemia sembra ancora lontana, con un andamento piatto, almeno a giudicare dai dati di marzo. Secondo l’Istat, le vendite al dettaglio sono risultate stabili, registrando “una variazione congiunturale pressoché nulla”, con una contrazione dello 0,1% in valore e una crescita dello 0,1% in volume. Un andamento, segnala l’Istituto di statistica, che sintetizza una crescita per i beni alimentari (+1,9% in valore e +1,7% in volume) e un calo per i non alimentari (-1,6% in valore e -1,1% in volume).

Nell’insieme del primo trimestre, su base congiunturale, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,2% in valore e diminuiscono dello 0,3% in volume. In particolare, segnala l’Istat, quelle di beni alimentari calano dello 0,6% in valore e dello 0,4% in volume, mentre le vendite dei beni non alimentari crescono in valore (+0,9%) ma segnano una lieve flessione in volume (-0,2%).

Fortissimo aumento, invece, delle vendite su base annua, con un balzo del 22,9% in valore e del 23,5% in volume e i beni non alimentari che segnano un incremento del 49,7% (+50,3% in volume). Gli aumenti maggiori sono stati registrati nei giochi, giocattoli, sport e campeggio (+110,7%) e foto-ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (109,2%), mentre l’aumento di minore entità ha riguardato i prodotti farmaceutici (+0,7%). Si tratta di tassi di crescita “mai osservati in precedenza”, commenta l’Istat, ma che non devono creare illusioni, in quanto riflettono i livelli particolarmente depressi delle vendite del marzo 2020, quando il primo lockdown portò alla chiusura forzata di molti negozi non considerati essenziali.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.