È l’unicorno che vale di più al mondo. E ora lancia la sfida in Cina a un colosso come Alibaba e in generale all’e-commerce del paese asiatico, dal valore complessivo di 1,7 trilioni di dollari. ByteDance è una startup che vale oltre 140 miliardi di dollari secondo i dati raccolti da CB Insights, ma è un nome ancora non troppo conosciuto a livello mondiale. È invece sulla bocca e sui tasti di tutti da oltre un anno una delle sue creature meglio riuscite, TikTok, il social network dei minivideo, prima per giovanissimi e ora per tutte le fasce d’età che conta numerose imitazioni, l’ultima da YouTube con YouTube Shorts.
Tutto arriva dalla mente geniale del patron di ByteDance, il 38enne Zhang Yiming, una specie di genio dell’intelligenza artificiale che dopo aver lanciato e reso grande TikTok ora lancia l’offensiva alla vendita di prodotti via internet, ad Alibaba e a un altro colosso come JD.com, assumendo decine di migliaia di ingegneri dai principali competitor del settore.
E provando così a valorizzare l’enorme visibilità garantita dalle sue piattaforme mediatiche di punta, TikTok e il gemello dei social network Douyin, che conta 600 milioni di utenti attivi giornalieri. Una buona parte, soprattutto la generazione Z che tanti prodotti acquista attraverso i social, potrebbero divenire potenziali clienti e per iniziare a scaldare il mercato e lanciare i primi segnali di contesa a Jack Ma, il patron di Alibaba.
ByteDance ha venduto oltre 26 miliardi di dollari di prodotti nel corso del 2020 in abbigliamento, trucco, make-up e altro genere di prodotti da e-commerce. Un risultato finanziario record: il Taobao di Alibaba per arrivare a queste cifre ha impiegato circa sei anni.
Le proiezioni di crescita per ByteDance sono indicate intorno ai 185 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. Circa 40 miliardi di dollari arriveranno in cassa, sotto forma di ricavi pubblicitari, da Douyin.
L’invasione riuscita del mercato dell’e-commerce cinese per ByteDance potrebbe portare la startup a una valutazione superiore ai 250 miliardi di dollari, prima dello sbarco in Borsa, negli Stati Uniti o a Singapore, che pare essere il prossimo obiettivo della startup asiatica.
Senza dimenticare, ovviamente, la corsa al posizionamento tra i giganti del tech, anche in Europa. A tal proposito, TikTok sta mettendo a punto anche per il Vecchio Continente una piattaforma per la vendita in-app, al confine tra social network e shopping online, invadendo chiaramente il mercato di Facebook.
Mentre a Hong Kong un team di esperti lavora alla realizzazione per l’infrastruttura di e-commerce di TikTok, ci sono trattative in corso per partnership con marchi del Regno Unito (tipo Hype, streetwear) e abboccamenti anche con Walmart e la piattaforma di e-commerce canadese Shopify.
