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Sostegni bis, ok al decreto. C’è anche la norma anti-licenziamenti

Un doppio binario per i ristori, 77 articoli in cui si passa dal pacchetto lavoro al turismo, dagli aiuti per le famiglie ad Alitalia e alle novità per il pharma. Ma c’è anche una misura anti licenziamenti voluta dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Il Consiglio dei ministri ha varato il cosiddetto decreto Sostegni bis, provvedimento da 40 miliardi, di cui 15,4 dedicati proprio ai contributi a fondo perduto.
In particolare, sono previsti 8 miliardi per una nuova tranche di ristori da erogare in automatico da subito in base allo schema già attuato in passato. C’è poi anche uno stanziamento da 3,4 miliardi per chi sceglierà il nuovo calcolo, ovvero un sistema in base al quale l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1 aprile 2020 al 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020. Previsto inoltre contributo di 100 milioni per le attività economiche chiuse per almeno quattro mesi.

Per quanto riguarda la norma anti licenziamenti, è stata introdotta direttamente nel corso del Cdm, non essendo presente nella bozza del testo: per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco è prorogato al 28 agosto, inoltre dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizione che non licenzino.

Viene poi prorogato al 31 luglio il taglio degli oneri in bolletta per un costo per le casse dello stato di 150 milioni. Altri 600 milioni di euro sono invece previsti per la riduzione della Tari da parte dei Comuni.
Raddoppiano le risorse per il turismo che arrivano a 3,340 miliardi. Sono previste risorse per la montagna, gli operatori, le città d’arte, gli stagionali, le agevolazioni contributive, il credito d’imposta per canoni locazione e il credito d’imposta bis. Confermato anche l’ampliamento del bonus vacanze, che si potrà usare anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator.

Il decreto varato dal Cdm stabilisce anche una indennità di 1.600 euro per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione né di rapporto di lavoro dipendente né di Naspi alla data di entrata in vigore del decreto.

Con il varo del provvedimento arriva poi un finanziamento fino a 100 milioni di euro, della durata massima di sei mesi, per garantire la continuità operativa e gestionale di Alitalia e delle altre società del gruppo.

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