La ripresa c’è e si vede, ma soprattutto si vedrà. A dirlo è l’Istat che prevede una “sostenuta crescita” del Pil sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%). L’istituto ha quindi rivisto al rialzo le previsioni diffuse a dicembre che si fermavano al 4%.
Il deciso balzo in avanti del prodotto interno lordo è trainato dalla domanda interna che, al netto delle scorte, contribuirebbe positivamente per 4,6 punti percentuali mentre la domanda estera netta fornirebbe un limitato apporto positivo (+0,1 punti percentuali).
E’ inoltre previsto che la fase espansiva dell’economia si estenda anche al 2022 quando, verosimilmente, l’attuazione delle misure previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dovrebbe fornire – si legge nelle previsioni dell’Istat per il biennio – uno stimolo più intenso.
Si tratta, peraltro, di stime superiori persino a quelle indicate dal governo nel Def: nel documento, infatti, era prevista una crescita per l’anno in corso del 4,5%.
A giustificare l’ottimismo sono anche i dati sull’occupazione, che sarà in linea con quella del Pil, con una accelerazione nel 2021 (+4,5%) e un aumento nel 2022 (+4,1%). L’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece- spiega l’Istat – la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro con un aumento nell’anno corrente (9,8%) e un lieve calo nel 2022 (9,6%).