NF24
Cerca
Close this search box.

Nike e la scarpa della discordia. Nel mirino per la lite con la famiglia Bryant

Recentemente si sono verificati due episodi controversi che coinvolgono Neymar e Vanessa Bryant, la vedova del leggendario giocatore dei Los Angeles Lakers. Nike si trova in un momento delicato dal punto di vista mediatico, nonostante abbia registrato vendite di grande successo nel primo trimestre, in particolare nel settore digitale (con un aumento del 59% nel Q1 del 2021, secondo i dati forniti dall’azienda stessa).

Vanessa Bryant ha sollevato una polemica sui social riguardo alle scarpe Nike Kobe 6 Protro, una speciale edizione in bianco e nero chiamata Mamba Forever con i nomi di Kobe e Gigi (il soprannome della figlia di Kobe). La vedova di Bryant sostiene che Nike abbia realizzato queste scarpe senza il suo consenso. Questa questione è diventata centrale nei media americani, ancora sconvolti dalla morte dell’ex stella dei Lakers e di sua figlia Gianna, avvenuta nel tragico incidente in elicottero sulle colline di Los Angeles nel gennaio 2020.

La scarpa era stata concepita, progettata e realizzata da Vanessa Bryant insieme a Nike come tributo a Kobe e alla figlia, prima che il contratto commerciale tra Kobe e l’azienda di abbigliamento sportivo giungesse alla scadenza alla fine di aprile. Si prevedeva che la scarpa sarebbe stata distribuita nei negozi e sui negozi online di Nike durante l’estate. Ed è proprio qui che nasce la controversia, una controversia legata ai soldi, molti soldi, che rende difficile la risoluzione del caso. Questo episodio arriva dopo la fine della partnership di 18 anni tra Kobe e Nike.

Secondo la famiglia Bryant, l’interrompersi di questa lunga collaborazione è dovuto al fatto che l’offerta di Nike è stata ritenuta insoddisfacente. L’offerta era molto lontana dalle cifre garantite ad altri iconici giocatori NBA come Michael Jordan e LeBron James, che hanno ricevuto da Nike contratti a vita (LeBron per almeno un miliardo di dollari).

Inoltre, Vanessa Bryant sarebbe stata in disaccordo con la decisione di Nike di limitare la disponibilità dei prodotti Kobe sia dopo il suo ritiro che dopo la sua morte. Secondo quanto espresso dalla stessa Vanessa attraverso un post su Instagram, le scarpe firmate Bryant, le Mambacita (il soprannome attribuito da Kobe a sua figlia Gianna), non sarebbero state prodotte in taglie per bambini, il che ha deluso la famiglia dell’ex stella dei Lakers.

Questo è solo l’inizio della vicenda, poiché secondo Vanessa Bryant il lavoro sulle sneaker in onore del marito e della figlia non sarebbe stato effettivamente completato. In altre parole, non esisterebbe un contratto firmato e la vedova Bryant ha fatto notare che Khris Middleton dei Milwaukee Bucks ha indossato le scarpe Mambacita durante gli allenamenti con la sua squadra.

A complicare ulteriormente la situazione, i proventi delle vendite delle Mambacita erano destinati alla fondazione Mamba & Mambacita Sports Foundation, che sostiene lo sport per i giovani, come Vanessa Bryant ha rivelato. Anche l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha mostrato il suo sostegno indossando una felpa con il logo della fondazione.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.