L’ufficialità arriverà soltanto domani, ma intanto da Bruxelles spira un vento favorevole per il recovery plan italiano. Qualcosa più che semplici indiscrezioni rivelano che il nostro Paese farà quasi l’en plein dei voti. La valutazione della Commissione Ue del Pnrr, infatti, dovrebbe essere caratterizzata da tutte A, cioè il voto massimo, e una sola B alla voce ‘Costi’. Ma va detto che l’Italia è in buona compagnia perché nessun Paese finora ha ricevuto il massimo voto su questo specifico aspetto.
Il via libera ufficiale arriverà domani quando la ‘pagella’ verrà approvata da tutti i commissari per essere poi consegnata da Ursula Von der Lyen nella mani del presidente del Consiglio, Mario Draghi. Lo scenario sarà quello degli studi di Cinecittà dove la presidente della Commissione europea e il premier italiano sono attesi nel pomeriggio.
Bruxelles ritiene insomma il piano italiano in linea con le disposizioni di Next generation Ue: questo renderà possibile l’esborso del prefinanziamento che corrisponde al 13% dell’intero ammontare, ovvero circa 25 miliardi che saranno trasferiti nel mese di luglio.
Secondo quanto già trapela, la Commissione avrebbe inoltre giudicato il Pnrr italiano “ben allineato” al green deal, con il 37% di misure indirizzate alla transizione climatica, tra cui progetti di efficientamento energetico degli edifici (Superbonus) e per favorire la concorrenza nel mercato del gas e dell’elettricità.
“Il governo è impegnato in riforme, si usava dire un tempo strutturali, io direi di sistema, che rendono l’Italia più equa e sostenibile. Questo è l’impegno di questo governo e l’impegno continuerà. Per avere un’Europa più forte occorre avere un’Italia più forte” ha detto Draghi al termine di un incontro a Berlino con la cancelliera Angela Merkel.
