Cerca
Close this search box.

Amministrative, urne aperte. Al voto 12 milioni di elettori

Cinque grandi città, un totale di 1.300 Comuni, una Regione, due seggi parlamentari in palio, 12 milioni di italiani coinvolti. Urne aperte oggi e domani per le elezioni amministrative, già previste a primavera ma rinviate causa Covid. Un voto dal gusto tutt’altro che locale, visto che cade durante il semestre bianco e a ridosso della partita per il Quirinale.

La sfida più importante, probabilmente anche perché la più indecisa, è quella che si gioca a Roma. Sono in totale 22 i candidati a sindaco, quattro quelli che possono sperare nella vittoria (o comunque di avere un ruolo fondamentale nei ballottaggi). Contro la sindaca uscente del M5s, Virginia Raggi, il centrodestra schiera Enrico Michetti (sponsorizzato da Giorgia Meloni), il Pd l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, e poi c’è ‘l’outsider di lusso’, Carlo Calenda.

Molto meno pathos sembra avere invece la sfida per Milano, dove l’uscente Beppe Sala è considerato in vantaggio rispetto al suo diretto sfidante, Luca Bernardo, scelto dal centrodestra.

A Napoli è stata raggiunta la quadra fallita a Roma e Milano: Pd e M5s sostengono un unico candidato, Gaetano Manfredi, ex ministro dell’Università nel Conte 2. Ma a rosicchiare voti alla coalizione potrebbe essere Antonio Bassolino, ex primo cittadino che ci riprova. Il centrodestra ha invece puntato sul pm anticamorra Catello Maresca, voluto soprattutto da Salvini.

Altra città in cui si è creato l’asse dem-5stelle (più Italia viva) è Bologna: dopo aver vinto le primarie del centrosinistra, Matteo Lepore (Pd), da dieci anni nella giunta del sindaco uscente Virginio Merola, ha avuto il via libera anche dagli altri due partiti. Mentre il centrodestra ha deciso di convergere su Fabio Battistini, imprenditore gradito soprattutto dalla Lega.

Niente intesa giallorossa, invece, a Torino: il Pd ha candidato il vincitore delle primarie, Stefano Lo Russo, capogruppo in Consiglio comunale (sostenuto anche da Iv), mentre il M5s ha deciso di puntare sulla 35enne Valentina Sganga. Il centrodestra ha scelto l’imprenditore Paolo Damilano, anche in questo caso main sponsor è stato il segretario della Lega.

Oggi e domani si vota anche per il presidente della Regione Calabria, una consultazione elettorale anzitempo resa necessaria dalla morte del precedente governatore, Jole Santelli. Roberto Occhiuto di Forza Italia e candidato di tutto il centrodestra, è considerato favorito rispetto ad Amalia Bruni, sostenuta da Pd e M5s. Ma la sfida vede in campo anche Luigi De Magistris, sindaco uscente di Napoli, e l’ex presidente della Regione, Mario Oliverio.

In questa tornata elettorale si vota anche in due collegi parlamentari. A Siena, a contendere il seggio che è stato di Pier Carlo Padoan, sarà il segretario del Pd, Enrico Letta e con lui l’imprenditore Tommaso Marrocchesi Marzi (civico sostenuto dal centrodestra) e il leader del partito comunista Marco Rizzo.

A Roma Primavalle, lasciato libero da Emanuela del Re, la sfida è tra Andrea Casu per il Pd, Pasquale Calzetta di Forza Italia e l’ex magistrato Luca Palamara. Molte polemiche ha destato la mancata candidatura di un esponente M5s, sebbene in un primo tempo si fosse fatto il nome dell’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.