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Draghi mette i giovani “al centro dell’azione di governo”

mario draghi

Mario Draghi, nella sua prima visita al Sud da presidente del Consiglio, lancia un messaggio alle nuove generazioni. “Dopo anni in cui l’Italia si è spesso dimenticata delle sue ragazze e dei suoi ragazzi, sappiate che le vostre aspirazioni, le vostre attese, oggi sono al centro dell’azione del governo“, dice nel suo intervento all’Its Cuccovillo nel rione Japigia di Bari.

“L’istruzione – aggiunge – è alla base del percorso di crescita di qualsiasi giovane. Negli anni della scuola acquisite conoscenze che vi serviranno per negli anni a venire. Scoprite le vostre inclinazioni individuali, i vostri talenti. E vi preparate a partecipare pienamente alla vita del Paese. Investire nella scuola è quindi un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli”.

Il premier sottolinea che “le società più prospere sono quelle che preparano meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti”. Oggi – prosegue – abbiamo davanti una trasformazione epocale. Le due transizioni, quella digitale e quella ambientale, richiedono un’ampia e ambiziosa programmazione, che deve coinvolgere anche il nostro sistema educativo. Secondo alcune stime, l’Unione Europea dovrà investire circa 650 miliardi all’anno fino al 2030 per affrontarle. Dovremo costruire nuove infrastrutture, riconvertire il nostro tessuto industriale. E riallineare la domanda e l’offerta di competenze, soprattutto per le professioni ad elevata specializzazione”.

Inevitabile il riferimento ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che, dice “mette al centro voi e i vostri coetanei”. “Investiamo circa 1 miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio agli Its. E favorire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. Intendiamo formare nuovi docenti per percorsi di studio innovativi e potenziare le strutture, a partire dai laboratori che utilizzano tecnologie 4.0”, spiega.

“La riforma degli Its – Aafferma – intende allineare la formazione tecnica superiore alle aree tecnologiche del futuro, come la mobilita’ sostenibile e le biotecnologie”. Il presidente del Consiglio sottolinea la necessità di colmare i divari di genere. “A oggi, solo il 28% dei diplomati Its sono donne. Questo riflette un problema più ampio, che riguarda la presenza limitata delle ragazze e delle donne nelle materie tecnico-scientifiche. E’ nostro dovere abbattere i pregiudizi e gli ostacoli che ancora ostacolano il talento femminile. Una sfida che possiamo vincere solo se partiamo dalla scuola”.

Infine il Sud. “L’istruzione tecnica all’avanguardia è essenziale per ridurre la disoccupazione giovanile, che nel Mezzogiorno è molto piu’ alta della media italiana ed europea. Il processo di convergenza tra Nord e Sud è fermo da decenni. Investire negli Its, e più in generale in istruzione, ricerca e trasferimento tecnologico può contribuire a farlo ripartire. Le risorse messe a disposizione per il Sud oggi non hanno precedenti nella storia recente. Dobbiamo spendere bene questi soldi, con onestà e rapidità. A voi giovani spetta il compito di trasformare l’Italia. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro è cominciare a immaginare il Paese in cui vorrete vivere. Preparatevi a costruirlo, con passione, determinazione e, perché no, un pizzico di incoscienza”.

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