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Blackrock, fondo da 673 mln per la transizione dei mercati emergenti

larry fink blackrock

Un veicolo finanziario misto, pubblico-privato, focalizzato sugli investimenti in infrastrutture climatiche nei Paesi in via di sviluppo, che potrà contare su un capitale da 673 mln di dollari: si chiama Climate Finance Partnership (CFP) ed è stato creato dal fondo BlackRock, la più grande società di investimenti al mondo, con un patrimonio gestito da quasi 10 trilioni di dollari.

L’obiettivo della nuova iniziativa di Blackrock è “accelerare la transizione globale verso un’economia a basse emissioni di carbonio”, dice la società, il cui Ceo e cofondatore Larry Fink spinge da anni su una filosofia finanziaria più sostenibile.

Fink è tra l’altro uno degli speaker della Cop26 delle Nazioni Unite. A Glasgow, nella quarta giornata della conferenza climatica, Fink ha ricordato come “la transizione energetica vada ripensata”.

La raccolta da 673 mln di dollari è stata portata a termine da un consorzio globale di 22 investitori, tra cui governi, enti filantropici e investitori istituzionali, e ha superato l’obiettivo iniziale di 500 milioni di dollari.

La CFP impiega una struttura finanziaria mista: di quei 673 mln di dollari, 130 costituiscono il “capitale catalitico” che serve a proteggere il fondo dalle perdite. A prendersi questa responsabilità sono stati Francia, Germania e Giappone attraverso le rispettive banche per lo sviluppo, insieme al Grantham Environmental Trust, alla Quadrivium Foundation, a un’altra fondazione privata di cui Blackrock non ha svelato il nome e alla compagnia petrolifera francese TotalEnergies.

Questo “capitale catalitico” cerca di isolare i rischi di investimento per gli investitori istituzionali nel fondo ed è stato utilizzato per mobilitare la raccolta restante da 523 milioni di dollari da investitori tra cui AXIS Capital, AP2, AXA, Dai-ichi Life Insurance, E.ON, Finnish Church Pension Fund, Mitsubishi UFJ Morgan Stanley, Mizuho Bank, MUFG Bank, Richter Family Office, Standard Chartered Bank, Sumitomo Life, e “un importante fondo pensione europeo”, dice BlackRock.

I 20 mln di dollari che rimangono per arrivare a 673 sono stati messi a disposizione dalla stessa Blackrock.

Per arrivare agli obiettivi cardine della lotta al cambiamento climatico di cui si sta discutendo in questi giorni alla Cop26 di Glasgow, cioè le zero emissioni nette, secondo Blackrock solo nei Paesi in via di sviluppo bisogna investire 1 trilione di dollari all’anno in progetti a basse emissioni di carbonio.

Questo è tra l’altro uno dei punti più discussi della Cop26: i mercati dei Paesi in via di sviluppo rappresentano una quota sempre più grande delle emissioni globali, a causa della crescita della popolazione e dello sviluppo economico. Tuttavia, secondo Blackrock, nel 2020 solo un totale di 150 miliardi di dollari è stato investito nella decarbonizzazione nei mercati emergenti, Cina esclusa – un sesto di quanto necessario.

“Raggiungere una giusta transizione verso un’economia net zero, entro il 2050, richiede una pianificazione a lungo termine e uno stretto coordinamento tra i settori pubblico e privato”, ha detto Larry Fink, Chairman e CEO di BlackRock. “Questa partnership è la prova che i governi, le organizzazioni filantropiche e gli investitori istituzionali possono unirsi per mobilitare capitale su scala nei mercati emergenti, che sono più esposti all’impatto del cambiamento climatico. La mia speranza è che i leader di tutti i segmenti della società abbraccino soluzioni audaci e innovative per aiutare a soddisfare il gap relativo al finanziamento della sfida per il clima”.

La CFP punterà a investimenti in determinati Paesi non OCSE, in Asia, America Latina e Africa. Queste regioni presentano, secondo Blackrock, “interessanti opportunità di investimento nelle infrastrutture climatiche da qui ai prossimi decenni, a causa della significativa crescita della domanda di elettricità, della crescente urbanizzazione e del rapido sviluppo economico”.

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