Accelera la crescita fra i Paesi del G20: il Pil segna infatti un aumento dell’1,7% congiunturale nel terzo trimestre del 2021 dopo il debole +0,4% del secondo trimestre. E’ quanto fa sapere l’Ocse.
La crescita relativamente forte dell’area del G20 da luglio a settembre, spiega l’organizzazione di Parigi, “riflette il rimbalzo dell’India, dove il Pil è aumentato del 12,7% nel terzo trimestre dopo una contrazione dell’11,6% nel secondo, trainato principalmente da investimenti fissi e consumi privati. Il prodotto iterno lordo è aumentato notevolmente anche in Arabia Saudita (del 5,8% nel terzo trimestre, dall’1,1% nel secondo), superando per la prima volta il livello pre-pandemia, e in Turchia (del 2,7%, dall’1,5%). La crescita si è ripresa più di quanto precedentemente stimato in Canada (dell’1,3%, da meno 0,8%)”.
Viene inoltre registrato un forte contributo da parte di alcuni Paesi europei, tra cui Francia e Italia: in particolare il nostro Paese segna un Pil al 2,6% nel terzo trimestre.
Allo stesso tempo molti altri Paesi del G20 hanno registrato un rallentamento o una contrazione della crescita. In Cina, la crescita del Pil su base trimestrale è rallentata ad appena lo 0,2%, dall’1,2%, e in Corea allo 0,3%, dallo 0,8%, nel terzo trimestre del 2021. La crescita è scivolata in territorio negativo in Australia (meno 1,9%), Sud Africa (meno 1,5%), Giappone (meno 0,9%), Indonesia (meno 0,6%) e Messico (meno 0,4%), e ha continuato a contrarsi in Brasile (meno 0,1%, dopo meno 0,4%).
Queste contrazioni riflettono principalmente i contributi negativi dei consumi privati in Australia, Indonesia e Sud Africa, e delle esportazioni in Brasile e Sud Africa. Infatti, mentre il Pil dell’intera area ha superato il livello pre-pandemia nel primo trimestre del 2021, metà delle economie del G20, comprese tutte le economie del G7 eccetto gli Stati Uniti, rimangono al di sotto dei livelli pre-Covid.
