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Edilizia, pareti prodotte in fabbrica per la casa 4.0

Il progetto DigiBeton e una filiera tutta made in provincia di Napoli. La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2021-gennaio 2022.

PARETI IN MURATURA industrializzate, già definite prima di finire in cantiere. L’innovazione nel settore dell’edilizia arriva da Napoli con il progetto DigiBeton, un unicum in Italia ed Europa: dal design all’utilizzo sostenibile, ecco i moduli abitativi 4.0. Le pareti sono prodotte in calcestruzzo aerato autoclavato, chiamato Gasbeton.

Il progetto è stato sviluppato da Stress, il primo distretto ad alta tecnologia sulle costruzioni sostenibili, che è nato con l’obiettivo di valorizzare i livelli di competitività e innovazione nel settore delle costruzioni, mediante la costituzione di un network attivo tra imprese, università e centri di ricerca che operano sul territorio campano.

Alle attività di ricerca e sviluppo, avviate con un investimento iniziale di 50 mln di euro, partecipano l’Università di Napoli Federico II, l’Università del Sannio e numerose imprese nazionali del settore edilizio. “Con questo progetto abbiamo migliorato e innovato la filiera dell’edilizia – spiega Ennio Rubino, presidente di Stress – da anni l’innovazione nel settore ha riguardato i materiali e non i processi e la logistica. Il progetto DigiBeton sintetizza la mission del distretto che attraverso le attività di ricerca e il know-how, fornisce supporto alla trasformazione del comparto in un’ottica industriale, attivando azioni di dimostrazione e diffusione sul territorio regionale per trasferire conoscenze tecnologiche e risultati ai contesti produttivi e alle aziende operanti nella filiera delle costruzioni”.

Dunque, l’edilizia sostenibile che non prevede l’errore umano nelle lavorazioni e le imprecisioni e neppure i ritardi sul cantiere. Il processo innovativo DigiBeton parte dal progetto della casa sulla carta e passa per la produzione digitalizzata delle componenti e l’industrializzazione delle pareti, che arrivano già pronte in cantiere, provviste di tracce per impianti, per essere collegate a pilastri e solai. “DigiBeton ha il merito di rendere tangibili gli elementi più innovativi dell’automazione fino a oggi celati dietro algoritmi”, aggiunge il presidente del distretto Stress.

Nello scenario a lungo termine, prevede “catene di fabbriche interconnesse e sincronizzate in cui si producono componenti edilizi e impiantistici complessi, nonché interoperabili, che saranno messi a sistema in cantieri interamente automatizzati e robotizzati. I risultati riguardano l’efficientamento dei processi, il miglioramento della qualità dei prodotti, la flessibilità del cantiere e più in generale una maggiore sostenibilità”. È stato realizzato il primo dimostratore tecnologico nella sede di Ekoru, azienda napoletana che produce Gasbeton, oltre a essere partner del distretto Stress nel progetto DigiBeton con Tecnosistem, l’Università di Napoli Federico II e il Consorzio Tre: una casetta 5×5 metri con le pareti portate in cantiere e piazzate in blocco con porte, finestre e relativi impianti elettrici già inseriti. A breve sarà prodotta una casa bifamiliare.

La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2021 – gennaio 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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