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Omicron, Apple chiude gli store di New York al pubblico

Effetto Omicron per Apple. La società di Cupertino ha infatti chiuso al pubblico i suoi punti vendita di New York a causa dell’aumento record di contagi da Covid in città. In particolare la decisione riguarda gli 11 negozi di Manhattan, Brooklyn, Bronx e Staten Island, ma i clienti potranno ancora ritirare gli ordini online fuori dagli store, spiega il sito web della società.

Nel 2020 Apple aveva chiuso tutti i suoi punti vendita in risposta all’ondata iniziale della pandemia di coronavirus. Dopo la riapertura, l’azienda ha implementato aree igienico-sanitarie progettate per i clienti e ha chiesto ai dipendenti di indossare mascherine, garantendo ai suoi dipendenti al dettaglio test settimanali a domicilio.

Ora, con una nuova variante più contagiosa del virus, Apple sta inasprendo le sue politiche. La società ha prima imposto l’obbligo di mascherina all’interno degli store, poi, all’inizio di questo mese, ha temporaneamente chiuso i negozi a Miami, Ottawa, Ontario, e Annapolis a causa dell’aumento dei casi. “Monitoriamo regolarmente le condizioni e adegueremo le nostre misure sanitarie per supportare il benessere di clienti e dipendenti”, ha affermato la società in una nota. “Rimaniamo impegnati in un approccio globale per i nostri team che combini test regolari con controlli sanitari giornalieri, mascherine per dipendenti e clienti, sanificazioni e congedo per malattia retribuito”.

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