Sulle trattative tra forze politiche è ancora nebbia fitta, ma adesso una certezza c’è: il 24 gennaio alle 15 si comincia a votare per il successore di Sergio Mattarella al Quirinale.
Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sentito il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato il Parlamento in seduta comune per quella data. Come prevede la Costituzione, l’annuncio arriva a 30 giorni dalla scadenza del settennato dell’attuale capo dello Stato.
E’ altamente probabile che si procederà con un’unica votazione al giorno, anche per consentire la sanificazione dei locali.
A pesare nell’organizzazione del voto sono ovviamente le norme anti Covid e la necessità di evitare assembramenti che agevolino la diffusione del virus.
In pratica, si procederà con un sistema a fasce orarie. Come accade in caso di fiducia al governo, infatti, la votazione per il presidente della Repubblica viene effettuata per chiamata nominale, partendo dalla lettera che viene di volta in volta estratta. Questo consente di avere un’idea del timing: quando arriva il proprio turno, ciascun elettore passa sotto il catafalco allestito nell’aula di Montecitorio evitando di creare assembramenti e limitando il numero di persone contemporaneamente presenti nel palazzo.
