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Tra vaccinazioni ed economia, il primo anno di Biden in numeri

Com’è stato il primo anno in carica di Joe Biden? La maggior parte della popolazione negli Stati Uniti è stata vaccinata contro COVID-19, ma altri Paesi sono andati meglio. La crescita economica è aumentata, ma anche l’inflazione. L’America ha lasciato l’Afghanistan, ma la guerra si è conclusa con una caotica evacuazione e un attentato suicida che ha ucciso 13 soldati statunitensi. Sono stati approvati gli aiuti per fronteggiare la pandemia e i progetti di legge sulle infrastrutture, ma la costosa legislazione sulle politche sociali e climatiche si è prima ridimensionata e poi bloccata.

Fortune.com ha provato a descrivere questi dodici mesi attraverso dei numeri emblematici, da cui emergono alti e bassi. Eccoli:

63,5%, il tasso di vaccinazione negli Usa. Paesi con livelli più elevati: Argentina, Australia, Brasile, Cambogia, Canada, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Norvegia, Arabia Saudita, Corea del Sud, Svizzera e Regno Unito.

3,9% di disoccupazione. Il basso tasso di disoccupazione è uno dei fattori importanti del primo anno di Biden. Ha ereditato un’economia colpita dal coronavirus con una disoccupazione al 6,4%. Lo scorso anno si sono aggiunti 6,4 milioni di posti di lavoro con la disoccupazione che è scesa ben al di sotto del 4,6%, soglia che secondo le previsioni fatte a luglio dal Congressional Budget Office sarebbe stata raggiunta al termine del 2021.

7% di inflazione. Nel gestire il fronte caldo dell’economia, Biden si è scottato quando l’inflazione ha raggiunto il picco da quasi 40 anni. L’aumento dei prezzi ha determinato molte critiche nei confronti della sua leadership. La benzina e i generi alimentari costano di più e alcuni importanti economisti hanno affermato che la fiammata dei prezzi era la prova che il pacchetto di aiuti voluto da Biden era da ridimensionare.

1 trilione di dollari. E’ il costo della legge bipartisan sulle infrastrutture voluta da Biden, che include 550 miliardi di dollari di nuove spese. Per ottenere un accordo, il presidente ha fatto un passo indietro rispetto alla iniziale proposta del valore di 2,3 trilioni di dollari. Inoltre, aveva proposto un pacchetto da 1,8 trilioni di dollari per iniziative sociali e climatiche, che però è stato prima modificato e poi bloccato in Senato. Quindi Biden ha ottenuto circa un quarto dei 4 trilioni di dollari di spesa che aveva proposto.

13 morti. Il numero di soldati statunitensi morti in un attentato suicida all’aeroporto di Kabul durante l’evacuazione di oltre 124.000 persone dall’Afghanistan. Almeno 169 afgani sono stati uccisi. Più di 2.460 americani sono morti nel Paese nel corso di una guerra durata due decenni.

1,78 milioni ai valichi di frontiera nel Sud-Ovest. I migranti hanno iniziato a fluire attraverso il confine tra Stati Uniti e Messico una volta che Biden è diventato presidente. C’è stato un aumento di quattro volte rispetto agli ultimi 10 mesi dell’amministrazione di Donald Trump.

20 disastri naturali. Ci sono stati 20 disastri meteorologici e climatici che hanno causato danni superiori a 1 miliardo di dollari e ucciso un totale di 688 persone: un emergenza siccità, due inondazioni, 11 forti tempeste, quattro cicloni tropicali, un incendio e una tempesta invernale. Gli Stati Uniti hanno registrato una media di 7,4 disastri all’anno dal 1980 che hanno causato perdite di 1 miliardo di dollari o più.

24 Stati. Biden ha visitato quasi la metà dei 50 Stati americani durante il suo primo anno. Escludendo le soste nelle sue case nel Delaware, le destinazioni principali sono state la Pennsylvania (sette volte) e il Michigan (cinque volte). Entrambi sono stati Stati chiave nella sua vittoria alle elezioni del 2020. Jill Biden si è recata in 35 Stati.

41 giudici federali. E’ il numero di quelli confermati durante il suo primo anno in carica, più di tutti i suoi recenti predecessori nello stesso periodo di governo. Di questi, l’80% sono donne e il 53% sono persone di colore, secondo la Casa Bianca.

103 giorni. E’ la media dei giorni che sono stati necessari alle nomine di Biden per essere confermate dal Senato. Secondo un’analisi del Partnership for public service’s center for presidential transition, si tratta di un tempo più alto della media delle precedenti sei amministrazioni, quasi tre volte superiore rispetto al primo anno in carica di Ronald Reagan.

9 conferenze stampa. La decima è prevista per mercoledì. Biden è stato molto ‘timido’ con la stampa. Ha tenuto nove conferenze stampa (sei da solo e tre congiunte) e ha concesso 22 interviste ai media durante il suo primo anno. E’ un numero inferiore sia di conferenze stampa che di interviste rispetto ai suoi recenti predecessor.

32 “non scherzo”. È una delle frasi preferite di Biden. Tra le cose per cui ha usato questa espressione: icone dei diritti civili, sindacati che hanno costruito la classe media, l’inquinamento atmosferico degli impianti chimici del Delaware, il cambiamento climatico come rischio per la sicurezza nazionale, gli elettori della California, il suo disprezzo per i sondaggi sulla sua agenda economica.

L’articolo originale è su Fortune.com

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