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Per il papà della Playstation il Metaverso non ha senso

Ken Kutargi è un ex dirigente della Sony, ma per gli amanti dei videogame è soprattutto il papà della Playstation. E, in un’intervista a Bloomberg, ha praticamente demolito il metaverso, spiegando di ritenerelo privo di senso.

“Essere nel mondo reale è molto importante, ma il metaverso consiste nel rendere quasi reale il mondo virtuale, e non vedo il senso di farlo”, ha detto. “Preferiresti essere un avatar raffinato piuttosto che te stesso? Questo non è poi così diverso dai siti di messaggistica anonimi”.

Kutaragi, che nel 1993 ha ha dato vita al settore videogiochi di Sony Group Corp., ora è amministratore delegato di Ascent Robotics Inc., una startup di intelligenza artificiale con sede a Tokyo che ha appena raccolto 1 miliardo di yen (8,7 milioni di dollari) da Sony e Sbi Holdings Inc.

L’obiettivo di Ascent, che Kutaragi descrive come la missione della sua vita, è quello di fondere il mondo reale con il cyberspazio senza interruzioni, qualcosa di simile agli ologrammi di Star Wars. Le aziende tecnologiche tra cui Apple Inc., Meta Platforms Inc. e l’unità PlayStation di Sony stanno intensificando lo sviluppo di cuffie per realtà virtuale nel pieno di una corsa verso ciò che prevedono sarà la miniera d’oro del metaverso. Ma Kutaragi non è un fan.

La tecnologia che Ascent sta sviluppando per i suoi sistemi robotici aiuterà a trasformare gli oggetti del mondo reale in dati leggibili dal computer. L’idea è quella di creare robot più intelligenti e versatili che siano in grado di svolgere vari compiti e produrre più di un tipo di prodotto.

Il nuovo finanziamento accelererà lo sviluppo di una piattaforma robotica che include software, sensori e macchine, tutti progettati internamente dal team di Kutaragi. A giudizio del creatore della PlayStation, l’uso di hardware standard non stava portando a una svolta significativa,  quindi ha deciso di ripetere l’approccio che ha adottato per creare da zero la console per videogiochi Sony.

“I robot attuali non dispongono di software e sensori in grado di eguagliare gli esseri umani nella comprensione del mondo reale e nella reazione alle cose che vedono per la prima volta, e il nostro obiettivo a breve termine è offrire una soluzione a questo”, ha affermato. “Perché vogliamo che i robot siano in grado di creare una varietà di cose, non solo innumerevoli repliche della stessa cosa”.

Oltre ai robot industriali, Kutaragi vuole utilizzare i dati visivi raccolti dai robot e dai sensori di Ascent per riprodurre scene digitali nel mondo reale. Immagina una rivoluzione nell’e-commerce, che si basa ancora su tecnologie web vecchie di decenni, immaginando ologrammi dei prodotti che offrano un’esperienza di acquisto completamente nuova.

L’articolo originale è su Fortune.com

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