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The Conversation

Rosalind Brewer

Brewer è diventata Ceo di Walgreens Boots Alliance a marzo, poco dopo che il gigante del mondo delle farmacie assumesse un ruolo chiave nella battaglia a Covid-19, come distributore di vaccini. Abbiamo parlato con lei del percorso che l’ha portata fino al ruolo di comando, del valore storico della sua nomina, e di ciò che l’assistenza sanitaria e la vendita al dettaglio potranno diventare nel Mondo post pandemia

INTERVISTA DI BETH KOWITT

COME SI È ARRIVATI AL SÌ

Sicuramente ha ricevuto molte offerte di lavoro come Ceo. Che cosa di WBA le ha fatto dire sì?

È stata dura perché in quel momento ero in Starbucks (1) e pensavo di aver raggiunto la mia massima realizzazione nel settore del caffè. I miei figli stavano per andare via di casa, pensavo a cose tipo: Voglio iniziare a dipingere? Voglio dedicarmi a qualcosa di creativo nel tempo libero? Ma non ho mai pensato a un cambio di carriera. Il tempismo è tutto e quando è arrivata questa chiamata eravamo al centro della pandemia. Non riuscivo a pensare a nient’altro di più importante che mantenere in salute le persone. Non l’avrei fatto per nessun’altra azienda, se non per WBA, onestamente.

Abbiamo sentito parlare molto delle difficoltà di iniziare un lavoro durante una pandemia, ma immagino che per un Ceo sia una sfida unica.

La prima cosa che faccio quando assumo un nuovo ruolo è prendermi 90 giorni per una full immersion. Vado a visitare sempre gli store, ma quando stavo per entrare in Wallgreens, stavano modificando il metodo operativo al quale erano abituati. La domanda era, come mi fa sentire trovarmi di fronte a un sistema in via di cambiamento? E quindi ho deciso di fare qualcosa di diverso questa volta. Sono andata a osservare la concorrenza per mettere a confronto i nuovi modelli operativi. Ho voluto incontrare i miei referenti uno per uno via video. Questo non è un modo di fare che mi viene naturale, di solito. Non consiglierei mai di iniziare un nuovo lavoro durante una pandemia.

UN RUOLO DA PIONIERI

I suoi successi sono stati spesso considerati prime volte o addirittura casi unici (2) . Onestamente, questo come la fa sentire?

Quando stavo valutando questa opportunità, uno dei membri del consiglio di amministrazione di WBA mi ha detto: “Ti rendi conto della eco che avrà questa notizia?”. Non ci avevo pensato, perché nella mia mente io non stavo pensando al ruolo di Ceo. Mi sono detta ‘questo è cio che mi interessa: l’assistenza sanitaria e i vaccini’. Però poi un giorno sono rimasta colpita, quando ho contattato uno dei miei mentori, [ex Ceo di Pepsico] Indra Nooyi, che ha affermato, “Wow, questa è una cosa enorme”. Ho cominciato a pensarci su e mi sono detta: siamo nel 2021. Non dovrebbe essere un fatto così importante o speciale. Ed è un peccato che lo sia. E mi dispiace se mentre io ricopro questo ruolo non ci sono invece altre donne che riescono a raggiungere questo livello.

MEGLIO CONOSCERE LA CHIMICA

Lei ha iniziato come chimico da Kimberly-Clark. Dubito che molti altri amministratori delegati abbiano questo background. In che modo l’ha aiutata nel suo percorso?

Mi piacevano la chimica e la scienza, ma ero sempre in laboratorio. Era un lavoro molto isolante. Ma mi è servito a imparare a padroneggiare le mie capacità di pensiero critico. Sono abbastanza analitica. Mi piace prendere decisioni basate sui dati. Questo è nel mio Dna. Non sono mai stata a mio agio con lo status quo. Quindi, se le cose vanno troppo lisce, voglio mescolarle un po’.

Da persona con un profondo background scientifico, è preoccupata per il sentimento anti-scienza che stiamo vedendo e che ha contribuito anche a far esitare qualcuno a vaccinarsi?

Sono fermamente convinta che la scienza debba guidare tutte le decisioni, specialmente in questo caso. Si tratta della scienza del virus, della chimica dei nostri corpi e dell’ambiente in cui ci troviamo. Questa è una scienza ben conosciuta e cerco di far sì che la gente la rispetti. È per questo che abbiamo reso obbligatori i vaccini qui in ufficio, e ho parlato anche apertamente di farlo in tutta l’azienda, compresi i negozi. È molto frustrante per me, essendo uno scienziato, che la gente non presti attenzione ai fatti. Cerco di diffondere il messaggio perché i vaccini stanno salvando vite.

Guardando i trend delle vaccinazioni in questo momento, cosa possiamo capire della fase della pandemia in cui ci troviamo?

Questa pandemia ci ha dimostrato che parti delle nostre comunità hanno uno stato di salute precario. Dobbiamo chiederci, perché? Questi sono ambienti fisicamente insicuri o piuttosto sono dei deserti dal punto di vista alimentare e sanitario? Questa pandemia li ha colpiti più duramente perché ci sono entrati da una posizione molto svantaggiata. (3) L’altro aspetto importante è che tutti noi dobbiamo capire quanto sia importante mantenerci generalmente sani, perché in questo modo diventiamo più difficilmente bersaglio per questo tipo di virus. Ci fa capire come ci dovremo prendere cura di noi stessi e di come fornire assistenza in zone dove c’è una popolazione poco servita dal punto di vista sanitario. Ci sono aree negli Stati Uniti in cui c’è davvero poca differenza rispetto ai Paesi del terzo mondo.

PRESCRIZIONI E PREVISIONI

Le farmacie hanno svolto un ruolo importante sia come siti per la vaccinazione che per i test (4) . Che aspetto avranno quando la pandemia sarà finita?

Abbiamo 9.100 negozi negli Stati Uniti, 8 milioni di clienti che ogni giorno interagiscono con i nostri negozi o online, e il 78% delle persone in America vive entro cinque miglia da uno dei nostri store. Il farmacista è davvero un consulente, e in questa pandemia lo è diventato anche di più. Anche i nostri tecnici hanno fatto una evoluzione. Li abbiamo addestrati, come abbiamo fatto anche con alcuni nostri store manager, a somministrare le vaccinazioni. Si può quasi pensare a tutto ciò come a un upgrade del nostro talento, i nostri farmacisti stanno diventando sempre più determinanti
nell’intero percorso di cura che ruota attorno a un paziente.

Le farmacie americane, Walgreens compresa, hanno lottato contro (5) Amazon. Come si fa a competere?

Le porte del mondo dell’assistenza sanitaria sono spalancate. Penso che ci sia spazio per tutti. Non siamo così intimiditi da ciò che Amazon può fare. Per me è interessante vedere cosa potremmo fare noi con Amazon o con Microsoft. Guardo tutti i dati che Apple ha raccolto solo attraverso le applicazioni di fitness, potremmo creare un collegamento? Quello che voglio per WBA è essere in grado di collaborare con queste aziende, perché ci sono modi per accelerare la grande assistenza sanitaria a livello globale.

Che cosa l’ha sorpresa da quando è entrata in questo settore?

Adesso comprendo davvero il vero costo dell’assistenza sanitaria, chi paga e chi no. È totalmente sbilanciato in termini di chi ne beneficia, sia finanziariamente, sia intrinsecamente dal punto di vista della cura del paziente. È una lunga storia. Magari vai a farti visitare da un medico di base e poi c’è la trafila assicurativa, oppure potresti avere bisogno di altri servizi, come la fisioterapia o che qualcuno ti compili una ricetta. Ci sono un sacco di bocche da sfamare. Dobbiamo assicurarci che la persona che non soffre sia il paziente, perché non può permetterselo. Stiamo facendo tanto lavoro per cercare di ridurre i costi, per esempio per automatizzare tutto ciò che si muove dietro il farmacista. Vogliamo essere molto di più che dei semplici venditori di pillole. (6) Vogliamo aiutare le persone a non essere così dipendenti dalle medicine. Questo è un altro modo per contenere i costi, per avere una società più sana.

Lei è la più giovane di cin- que figli ed è stata l’unica a lasciare il Michigan per frequentare lo Spelman College. (7) Come l’ha formata?

I miei genitori non sono mai andati al college, quindi andarci era una cosa stra- na per me. I miei fratelli mi hanno aiuta- to, ma effettivamente ho tagliato il cor- done ombelicale più di quanto abbiano fatto loro. Sono tutti ancora in Michigan. Sono decisamente cambiate le regole del gioco per me, perché ero totalmente sola. Ero una studentessa universitaria lavo- ratrice che iniziava una nuova vita. Mio padre mi diceva di aver fatto la stessa cosa a 18 anni. Lasciò l’Alabama meridio- nale, un maschio nero che andava via dal Sud in un momento in cui le cose erano rischiose per lui. Io e lui avevamo in testa questa idea della “grande fuga”. Avevamo questa cosa in comune.

NEGOZIO O SPEDIZIONE?

Come sarà il panorama del retail tra 10 anni?

Quando la pandemia ci ha colpito, i rivenditori hanno cercato canali alternativi (8) che erano considerati delle novità appena un anno fa. C’erano solo poche aziende che facevano il ritiro in-store, e ora quasi ogni negozio e ogni ristorante lo fa. Cominceremo a vedere la grande ‘riconnessione’ di cui si parlava quando ho lasciato Starbucks. La gente vorrà andare in posti dove ci si può incontrare. Gli articoli specializzati e le esperienze che si possono creare in un edificio fisico possono trasformarsi in una vera opportunità. E poi tutto il resto, me lo puoi spedire. Continueremo a vedere una più ampia diffusione di persone che utilizzano il digitale per l’acquisto. Le mie nipotine sanno come ordinare cose a 3 o 4 anni, bisogna sempre tenere d’occhio l’iPad.

 

TRA LE RIGHE

(1) Parlando di caffè: Brewer è entrata nel consiglio di amministrazione di Starbucks nel 2017 dopo aver lasciato il suo ruolo di Ceo del Sam’s Club di Walmart. Meno di un anno dopo, l’amministratore delegato di Starbucks, Kevin Johnson, la nominò COO della azienda.


(2) Brewer è stata la prima donna e la prima persona di colore a essere amministratore delegato del Sam’s Club, e successivamente anche a ricoprire un ruolo così importante in Starbucks. È una delle quattro donne nere a dirigere una società Fortune 500, e WBA è la più grande azienda mai gestita da una donna di colore.


(3) Walgreens ha reso l’equità vaccinale una priorità, mettendo a disposizione cliniche vaccinali Covid-19 nelle chiese e nei centri sociali e nelle aree scarsamente servite. Nel mese di maggio,
l’azienda ha lanciato un bus-ambulatorio itinerante.


(4) A luglio i risultati finanziari del terzo trimestre dell’esercizio 2021 di WBA hanno superato le aspettative degli analisti grazie in parte al ruolo nella somministrazione del vaccino. La società ha anche aumentato la guidance per l’anno fiscale 2021 per il secondo trimestre consecutivo.


(5) Brewer incontra Bezos: si è unita al consiglio di amministrazione di Amazon nel 2019,
la settimana in cui la clausola di non concorrenza con Walmart è scaduta, e si è dimessa all’inizio
di quest’anno dopo che è stata annunciata la sua nomina a Wallgreens.


(6) La vostra farmacia è pronta per il ritiro: A settembre WBA ha speso 970 mln di dollari per acquisire la maggioranza delle farmacie specializzate Shields Health Solutions, che collaborano con gli ospedali.


(7) Una fiera ‘Jaguar’: Brewer presiede il consiglio di amministrazione dello storico ‘Black
College’ (lo Spelman College) e finanzia un programma annuale di borse di studio per studenti di
prima generazione.


(8) Walgreens ha lanciato nel 2020 il servizio di ‘curbside pickup’, ovvero di ritiro degli ordini fatti online rimanendo parcheggiati nella propria auto nei pressi dello store. Nel mese di luglio Wallgreens
aveva completato 6 milioni di curbside, drive-through, e di consegne ‘ultimo miglio’.

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