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The Conversation

Alessandro Perucchetti

Alessandro Perucchetti è il nuovo Presidente delle Operations USA di Whirlpool Corporation. Da vent’anni nella multinazionale, inizia il suo percorso come stagista unendosi poi al team di Trade Marketing di Whirlpool Italia continuando nel corso degli anni a ricoprire ruoli crescenti.
Il suo è un ruolo di grande responsabilità assunto grazie ad una nomina voluta da Marc Bitzer, Presidente e Ad di Whirlpool Corporation. “L’esperienza e la leadership di Alessandro gli permettono di avere una prospettiva unica sul nostro business nordamericano in un momento cruciale per il settore degli elettrodomestici. Alessandro – ha spiegato in una nota Bitzer – è la persona ideale per guidare i brand in portafoglio e accelerare il ritmo dell’innovazione”.

INTERVISTA DI PAOLO CHIARIELLO

Alessandro, che cosa ricorda maggiormente di questo percorso di crescita professionale e umana?

Ci sono molti parallelismi tra la mia crescita personale e quella professionale negli ultimi 20 anni. A casa, tutto ruota attorno alla mia famiglia, la mia àncora. E come lì, in Whirlpool le persone hanno sempre giocato un ruolo importante: da quelle da cui ho imparato e che hanno investito in me a quelle che ora sto guidando nel loro percorso di crescita.

Sono entrato in Whirlpool Italia nel 2002 come stagista. Con la crescita della mia famiglia e della mia carriera, la mia prospettiva si è evoluta. Nel tempo ho imparato che collaborare e condividere idee e opinioni è la leva fondamentale per raggiungere risultati migliori. Ora mi vedo come un facilitatore. Per me si basa tutto sull’ascolto, sul creare un rapporto di fiducia e sul dare agli altri opportunità, supporto e strumenti necessari per crescere, realizzarsi e brillare. E questo per me vale sia al lavoro con i miei team che a casa con i miei tre figli.

Qual è il suo ruolo negli Stati Uniti?

Gli Stati Uniti rappresentano il più grande mercato per Whirlpool, con 20.000 dipendenti di cui 15.000 nei nostri 9 stabilimenti di produzione (1) americani.  In questo nuovo ruolo, supervisiono le attività di Whirlpool negli Stati Uniti, tra cui brand e strategia, marketing, vendite, servizi ai consumatori, produzione e supply chain. Questo ruolo rappresenta una nuova sfida per me nonostante non sia la mia prima volta negli Stati Uniti: proprio qui, nella sede americana di

Whirlpool, ho avuto un’esperienza durata circa 10 anni, dal 2009 al 2018.

Whirlpool è leader mondiale del mercato degli elettrodomestici da cucina e da lavaggio. Come definirebbe oggi l’azienda?

Siamo orgogliosi di essere rimasti fedeli per oltre 111 anni alla nostra visione di essere la migliore azienda di cucina e lavaggio al mondo, alla costante ricerca di migliorare la vita a casa. È questo lo spirito che guida tutto ciò che facciamo, dalla progettazione fino alla produzione dei nostri elettrodomestici. Sempre alla ricerca dell’innovazione, il nostro obiettivo è quello di soddisfare le richieste dei consumatori, offrendo loro i prodotti di cui hanno bisogno senza tralasciare l’attenzione verso la sostenibilità.

Da sempre attenti alle questioni ambientali, il nostro approccio alla sostenibilità ci guida nelle principali sfide che il nostro pianeta e i nostri consumatori devono affrontare. Siamo guidati da una visione a lungo termine e pronti ad accogliere miglioramenti nelle nostre operazioni affinché la nostra produzione sia più sostenibile. Siamo orgogliosi di aver raggiunto il nostro obiettivo globale “Zero Rifiuti in discarica” (Zero Waste to Landfill) in tutti i nostri impianti e continuiamo in questa direzione per raggiungere Zero Emissioni Nette nei nostri impianti e attività entro il 2030. (2)

Se analizza ciò che le è accaduto in Whirlpool nel corso degli anni, che cosa ha contribuito maggiormente al successo e qual è stata la sfida più grande?

Sono sempre stato determinato, competitivo e disposto a sfidare lo status quo. Raccontare e condividere la mia prospettiva mi ha aiutato a raggiungere risultati e a guadagnare credibilità. Circa 10 anni fa, mentre lavoravo a uno stimolante e complesso progetto negli Stati Uniti, ho sentito il bisogno di creare una followership, un seguito. Ho capito che non erano importanti solo le mie prestazioni individuali ma che per raggiungere risultati di successo era necessario condividere il perché delle mie scelte e guidare il mio team verso una visione comune. Adottare un approccio più collaborativo e sviluppare un migliore seguito ha accelerato la mia crescita professionale e personale e ha permesso di ottenere risultati più concreti per il nostro business, lavorando con un team più coeso.

Quali sono le sfide più difficili di questi anni complicati di post pandemia?

Essere tra i più grandi produttori di elettrodomestici con sede negli Stati Uniti ci permette di avere una comprensione unica del mercato e mantenere un posizionamento molto forte. L’80% dei prodotti che vendiamo negli Stati Uniti, viene prodotto all’interno del Paese. Gli ultimi anni hanno presentato sfide significative per tutte le aziende, Whirlpool inclusa. Irreperibilità delle materie prime, mancanza di forza lavoro e, più recentemente, il fallimento della Silicon Valley Bank, ma nonostante le difficoltà, siamo molto fiduciosi riguardo alla direzione che il mercato assumerà nei prossimi anni. Il mercato immobiliare statunitense sta dando segni di evoluzione e ci fa ben sperare, così come le nuove abitudini post-pandemia dei consumatori che hanno esteso, e in certi casi raddoppiato, l’utilizzo degli elettrodomestici in casa.

Qual è stato l’impatto sulla vostra azienda?

Come dicevamo prima, i complicati scenari globali hanno posto le aziende di fronte a numerose  (3) difficoltà tra cui i vincoli di approvvigionamento, arretrati, maggiori costi per materie prime, manodopera e logistica. In Whirlpool abbiamo trasformato questo momento in un’opportunità di miglioramento che continua ancora oggi. Per questo, all’inizio dell’anno abbiamo definito due priorità operative fondamentali: lo sviluppo di una supply chain reattiva e adattiva e una sostanziale riduzione dei costi operativi nel 2023.

Rispetto all’attuale situazione economica, quali sono i motivi che la rendono ottimista?

Siamo fiduciosi della direzione che il mercato prenderà nei prossimi anni e stiamo già assistendo al lento delinearsi di un ambiente più (4) favorevole. L’inflazione sembra ridursi e, sebbene la domanda dei consumatori rimarrà probabilmente bassa nella prima metà dell’anno, ci aspettiamo una ripresa nella seconda parte. Confidiamo nel mercato immobiliare statunitense che è un fattore critico per la performance di Whirlpool, nel medio e lungo periodo. Con una domanda latente di 2-3 milioni di immobili e un lento miglioramento in termini della loro accessibilità economica grazie al rallentamento dell’inflazione, ci aspettiamo che la forza di questo mercato diventi tangibile nel corso di quest’anno e nel 2024. Inoltre, la domanda di sostituzione è forte e ci aspettiamo che continui. Infatti, il ciclo di sostituzione degli elettrodomestici si sta riducendo di circa due anni rispetto al 2010, quando la pandemia ha costretto l’aumento di tempo trascorso a casa e con esso ha spinto le persone ad utilizzare maggiormente i propri elettrodomestici. Con la nostra forte pipeline di prodotti e future innovazioni, insieme al nostro portafoglio di brand, saremo in grado di soddisfare le diverse esigenze dei consumatori statunitensi.

Parliamo di sostenibilità e innovazione. In Europa c’è un grande impegno per la transizione ecologica e digitale. Qual è il contributo di Whirlpool negli Stati Uniti, in Europa e nel resto del mondo dove è presente con i suoi siti produttivi?

In Whirlpool, siamo orgogliosi del nostro impegno di lunga data per la sostenibilità che risale a oltre 50 anni fa. Basti pensare che il nostro ex Ceo Elisha Gray, nel lontano 1969 scrisse agli azionisti “Abbiamo a lungo sostenuto che nessuna azienda può separarsi dagli affari e dai problemi della società di cui fa parte e sperare di crescere e prosperare” e così, nel 1970 ha istituito un Ufficio per l’Ambiente di Whirlpool. La nostra attenzione e il nostro impegno riguardano diversi temi: dalla riduzione dell’impatto ambientale delle nostre operazioni industriali, alla realizzazione di prodotti dal design e dalle funzionalità sempre più sostenibili, fino al supporto dei dipendenti e delle comunità locali in cui operiamo. Abbiamo oltre 5 centri di ricerca globali, di cui 2 basati in Italia (a Cassinetta di Biandronno e a Fabriano) che lavorano per tutti i siti produttivi e per i team di marketing nel mondo con risultati eccezionali. Senza dimenticare l’impegno di Whirlpool verso gli aspetti sociali della sostenibilità, che si realizza con i nostri “Employee Resource Groups” e con azioni di volontariato a supporto delle comunità locali dove operiamo attraverso Whirlpool Foundation. Anche in Europa, supportiamo attivamente le comunità locali, in particolare siamo molto vicini alle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina e ora dal recente terremoto in Turchia.

Quali sono i prodotti del futuro di Whirlpool, quale casa del futuro possiamo immaginare? Su quali prodotti vi impegnate e puntate?

In Whirlpool l’innovazione orientata al consumatore è un aspetto fondamentale, e la leadership dei nostri prodotti un imperativo strategico. Negli ultimi 100 anni le nostre innovazioni hanno migliorato radicalmente il modo in cui le persone si prendono cura delle loro famiglie e dei loro cari – dalla cucina all’intrattenimento, fino alle faccende domestiche. La capacità di vedere oltre e di intercettare le nuove e mutevoli esigenze dei nostri consumatori ci spinge a creare soluzioni volte a migliorare la loro vita a casa, concetto fortemente radicato nella nostra cultura. Ciò è dimostrato da alcune delle nostre recenti innovazioni. Tra gli esempi, il sistema Maytag Pet Pro negli Stati Uniti e la lavatrice Whirlpool 2 in 1 con agitatore rimovibile, unica nel suo genere; i nostri forni intelligenti con nuove funzionalità di cottura ad aria aggiornabili attraverso un sistema over-the-air. Inoltre, in Europa abbiamo lanciato la lavastoviglie MaxiSpace con il rivoluzionario terzo cassetto che aumenta del 15% la capacità di lavaggio. Queste sono solo alcune delle più significative innovazioni che aiutano a migliorare la vita dei nostri consumatori. Molte altre arriveranno, ma al momento non posso raccontare altro.

In Whirlpool c’è chi ha riconosciuto il suo talento e lo ha premiato. Ora tocca a lei fare lo stesso. Che cosa consiglia ai giovani che aspirano a una carriera come la sua?

Il mio consiglio è semplice. Crescita e sviluppo non devono mai essere una competizione contro gli altri. Concentrati su te stesso e impara dagli altri, sii umile perché c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare ma, soprattutto, assicurati di fare qualcosa che ti appassiona: non ho mai fatto un lavoro che non mi piacesse.

 

TRA LE RIGHE

NOTE

(1) I numeri negli USA: Gli Stati Uniti rappresentano il più grande mercato di Whirlpool, con 20.000 dipendenti, 15.000 dei quali lavorano nei 9 stabilimenti di produzione americani.

(2) Sostenibilità: Whirlpool ha raggiunto il risultato di “Zero Rifiuti in discarica” negli impianti a livello globale e il suo lavoro è in linea con l’obiettivo Zero Emissioni Nette entro il 2030.

(3) Sfide complesse: I complicati scenari globali hanno avuto ripercussioni sull’azienda, fra cui diverse difficoltà di approvvigionamento, arretrati, maggiori costi per le materie prime, per la manodopera e la logistica. Whirlpool ha trasformato le difficoltà in un’occasione di crescita, con lo sviluppo di una supply chain reattiva e adattiva e una sostanziale riduzione dei costi operativi nel 2023.

(4) Aspettative per il futuro: Con la probabile riduzione dell’inflazione, Whirlpool prevede una ripresa della domanda nella seconda metà del 2023. L’andamento del mercato immobiliare statunitense è un fattore critico per le performance di Whirlpool. Con una domanda latente di 2-3 milioni di case e un lento miglioramento dell’accessibilità economica di queste abitazioni, la previsione è che l’impatto di questo mercato diventi visibile nel corso di quest’anno e nel 2024. Il ciclo di sostituzione degli elettrodomestici va inoltre riducendosi di circa due anni rispetto al 2010 a causa dell’aumento del loro utilizzo durante la pandemia. 

 

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