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Bollette e rincari, il nuovo provvedimento del governo

L’estate è bollente, e l’autunno si preannuncia salato. Il governo interviene con un nuovo provvedimento per sterilizzare i rincari, e gli italiani tirano un sospiro di sollievo.

Misure urgenti sono state introdotte per contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022, con un decreto-legge approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri.

“Vuol dire”, ha spiegato il presidente del Consiglio  Mario Draghi in conferenza stampa “proteggere il potere di acquisto delle famiglie”. Per la prima volta il sostegno introduce requisiti che spostano il peso del provvedimento verso i redditi più bassi. Draghi sintetizza scenario e misure, dicendo che “ci sono 14 miliardi già stanziati per le famiglie; per le bollette abbiamo utilizzato 30 miliardi e l’importo salirà ancora”.

L’intervento sulle bollette si inserisce in una strategia complessiva. “Stiamo riformando completamente l’assetto energetico del Paese: via dalla Russia, per non dipendere da un solo fornitore, e la dipendenza è già scesa già al 25%; abbiamo fatto un’accelerazione forte negli investimenti in rinnovabili, è l’unica strada che abbiamo nel lungo periodo”. Guardando al provvedimento nel dettaglio, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, per il terzo trimestre 2022 sono state annullate le aliquote per le utenze, domestiche e non domestiche, in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW (per esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini), o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici.

Sono state assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Infine al bonus sociale elettrico e gas le bollette in emissione conterranno l’avvertenza del diritto a fruirne per chi è nelle fasce Isee 8mila e 12mila. Emergenza rientrata, quindi.

Ma il Codacons avverte: “Sulle vacanze estive degli italiani sta per abbattersi una maxi-stangata legata agli spostamenti per raggiungere le località di villeggiatura”. E si parla di una maggiorazione di 540 euro a famiglia, in un anno, in caso di auto a benzina, e 658 euro in caso di auto diesel, “senza contare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio. È evidente che il taglio delle accise prorogato al 2 agosto non è una misura sufficiente”.

Le aziende italiane stanno sperimentando soluzioni alternative. Fra i big, Tim annuncia di voler ridurre del 75% le emissioni derivanti dall’attività produttiva dell’azienda entro il 2030, e dall’acquisto di energia elettrica, grazie anche all’impegno di acquistare energia 100% rinnovabile al 2025. Inoltre entro il 2030, si ridurranno del 47% le emissioni della catena del valore, relative all’acquisto di beni e servizi, all’acquisto di beni strumentali e all’utilizzo dei prodotti venduti ai clienti.

Strategia climatica ed economia circolare, insieme alla crescita digitale e alla valorizzazione del capitale umano, queste potrebbero essere le misure da adottare, per l’intero comparto produttivo italiano, al fine di programmare un futuro più sostenibile… e meno caro per tutti.

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