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Lucaselli (FdI): aiuti a imprese e famiglie anche rivedendo il PNRR

ylenja lucaselli fortune italia

Quando noi di Fratelli d’Italia abbiamo iniziato a parlare di crisi energetica la guerra in Ucraina non era ancora scoppiata. Eppure già avevamo chiara la percezione di quanto fosse necessario intervenire e farlo subito. Ora siamo in piena crisi energetica. I costi energetici sono insostenibili per famiglie e imprese. Il nostro intero tessuto produttivo è a rischio con migliaia di aziende e migliaia di posti di lavoro che rischiano di sparire.

Non abbiamo tempo da perdere se vogliamo salvare il nostro tessuto economico-sociale già duramente provato durante il Covid. L’Unione Europea si è scoperta ostaggio dei ricatti russi sul gas e imbrigliata in un meccanismo di determinazione del prezzo dell’energia che di fatto favorisce confusione e incertezza. Ogni grande momento di crisi può essere trasformato in un’occasione per migliorare, ma perché ciò avvenga è necessario che gli errori siano corretti.

E allora il problema del caro energia va affrontato inevitabilmente su due piani:

1) sul lungo periodo dobbiamo attivarci affinché ci sia una vera diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Sospendere il PiTESAI (Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee, ndr) che blocca le estrazioni interne; semplificare ed agevolare le installazioni di siti di fonti rinnovabili, utilizzando tecnologie d’avanguardia; valorizzare la posizione geografica dell’Italia che può in questa sfortunata congiuntura diventare l’hub energetico d’Europa;

2) sul breve periodo, invece, è necessario intervenire con azioni mirate e di celere applicazione. Dal riconoscimento del credito di imposta immediatamente fruibile alla separazione del prezzo dell’energia da quello del gas. Il caro bollette non è inevitabile ma è frutto di un meccanismo che si è rivelato perverso. Tutta  l’energia prodotta anche da fonti diverse dal gas, e che quindi non risentirebbero degli aumenti, viene invece venduta allo stesso prezzo. Non dobbiamo inoltre dimenticare che le azioni a sostegno di famiglie e imprese possono vedere la luce anche senza e comunque prima che intervenga l’Europa. Già iniziare ad abbattere gli sprechi sarebbe un buon segnale ma si può e si deve intervenire per stanziare maggiori risorse con aiuti diretti. Le risorse economiche provenienti dall’extra-gettito, ad esempio, possono essere usate per sopperire ai maggiori costi rispetto al valore medio dell’anno scorso. Si possono ridestinare le risorse del PNRR, si possono tassare in modo serio gli extra-profitti, si possono riutilizzare tutte le somme stanziate in aiuti mai arrivati. In definitiva la possibilità di calmierare gli effetti negativi della crisi economica che stiamo attraversando c’è, quello che manca è un Governo forte e determinato che sappia chiaramente cosa fare. Per fortuna però, fra qualche giorno gli italiani sceglieranno di chi fidarsi.

*Ylenja Lucaselli è candidata alla Camera dei Deputati per FdI a Bologna, in Emilia Romagna collegi P01, P02, P03

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