NF24
Cerca
Close this search box.

La regina di Wall Street contro la Fed: Così sarà deflazione

inflazione

Quest’anno, la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse al ritmo più veloce dagli anni ’80 nel tentativo di contenere l’inflazione americana. Ma ora molti economisti e leader aziendali stanno cominciando a chiedersi se la medicina (ovvero questo aumento dei tassi) non possa addirittura essere peggiore della malattia (l’inflazione).

Tra i sostenitori di questa tesi c’è Cathie Wood, Ceo e Cio della società di investimento ARK Invest. Wood ha scritto una lettera aperta ai funzionari della Fed accusandoli di aver commesso un “errore politico” aumentando i tassi di interesse.

Secondo Wood, il presidente Jerome Powell sta utilizzando “indicatori in ritardo” – inclusi occupazione e inflazione primaria – per giustificare una politica monetaria più restrittiva quando dovrebbero utilizzare “indicatori principali” come materie prime, auto usate e prezzi delle case, che raccontano una storia diversa. 

Wood, che ha iniziato la sua carriera a Wall Street negli anni ’70 e ha ricoperto il ruolo di chief investment officer di AllianceBernstein per oltre un decennio, ritiene che i rapidi incrementi della Fed di fronte a un rallentamento economico globale porteranno, alla fine, a una deflazione persistente in tutto il mondo. Che può avere effetti devastanti sull’economia.

Naturalmente, l’aumento dei tassi di interesse ha anche danneggiato i fondi incentrati sulla tecnologia e la crescita della stessa ARK Invest. Dopo anni con tassi di interesse bassi, ARK Invest e i fondi simili si trovano ad affrontare una nuova realtà con l’aumento dei costi di finanziamento per le aziende incentrate sulla crescita.

Wood ha affermato che la sua preoccupazione è semplicemente la deflazione e il potenziale per un ‘bust’ globale come risultato delle politiche della Fed.

“Per la preoccupazione che la Fed stia commettendo un errore politico che causerà la deflazione, abbiamo offerto alcuni dati che la Fed stessa dovrebbe considerare, mentre si prepara per la sua prossima decisione il 2 novembre”, ha scritto Wood nella lettera.

ARK Invest contro la Fed

Wood e il suo team di analisti di ARK Invest ritengono che l’inflazione americana sia già in calo e, nella loro lettera alla Fed, hanno messo insieme alcune prove che illustrano il perché.

In primo luogo, hanno descritto in dettaglio il calo dei prezzi delle principali materie prime negli ultimi mesi, mostrando che i prezzi del rame, che sono un indicatore importante del livello della produzione, sono ora scesi del 31% dal loro picco, mentre i prezzi del legname e del petrolio sono scesi rispettivamente del 74% e del 25%

In secondo luogo, hanno notato che i prezzi delle case, che sono aumentati vertiginosamente durante la pandemia (e quindi nel pieno dell’impennata inflazionistica), hanno registrato il loro primo calo mensile da maggio 2020 a luglio, scendendo dello 0,6%, secondo la Federal housing finance agency.

Anche le scorte dei principali rivenditori come Target, Nike e Walmart sono aumentate notevolmente quest’anno, il che potrebbe portare a sconti per i consumatori, ha affermato Wood. Secondo uno studio di Adobe Analytics pubblicato lunedì, gli sconti in categorie chiave come elettronica e giocattoli dovrebbero raggiungere i massimi storici quest’anno.

Inoltre, secondo l’indice delle auto usate di Manheim, dopo l’impennata durante la pandemia, i prezzi all’ingrosso delle auto usate sono diminuiti del 3% a settembre.

Wood ha affermato che tutti questi dati mostrano che l’inflazione ha raggiunto il picco e sta iniziando a scendere verso il tasso obiettivo del 2% della Fed, il che significa che non sono necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse e potrebbero portare a un “bust deflazionistico” globale.

Una minaccia deflazionistica?

Mentre i consumatori vengono colpiti dall’aumento dell’inflazione, nei decenni precedenti, e in particolare nell’era successiva alla grande crisi finanziaria del 2008, la deflazione è stata il principale timore della Fed.

Nell’agosto 2021, il presidente della Fed Jerome Powell ha affermato in un discorso a un simposio annuale a Jackson Hole, che le forze disinflazionistiche – tra cui l’innovazione tecnologica, la globalizzazione e i “fattori demografici” – hanno contribuito a tenere a bada l’inflazione negli ultimi 25 anni.

“Anche se è probabile che i fattori disinflazionistici globali si evolvano nel tempo, non ci sono ragioni per pensare che si siano improvvisamente invertiti o diminuiti. Sembra più probabile che continueranno a pesare sull’inflazione mentre superiamo la pandemia”, aveva dichiarato.

Quest’anno, tuttavia, Powell ha cambiato tono, sostenendo che la l’impegno per la stabilità dei prezzi è “incondizionato” e che continuerà a combattere l’inflazione anche se questo sarà un po’ “doloroso” per gli americani.

Wood crede che queste politiche non siano necessarie e che l’impatto deflazionistico dell’innovazione tecnologica alla fine ucciderà l’inflazione con o senza la Fed.

Ma è importante notare che la Ceo avrebbe qualcosa da guadagnare se la Fed invertisse la rotta.

La speranza di un cambio di passo

Nel 2022, l’aumento dei tassi di interesse ha avuto un impatto drammatico sulle aziende tecnologiche ad alta crescita, come quelle su cui punta ARK Invest.

Molte delle scommesse di ARK Invest si basano su una crescita alimentata dal debito per giustificare gli alti prezzi delle azioni, ma ora i margini si riducono a causa dell’aumento del costo del denaro. E allo stesso tempo, ci sono molti meno investitori tecnologici speculativi nei mercati in questi giorni. Con previsioni sempre piu frequenti di una recessione imminente.

Di conseguenza, quest’anno i fondi incentrati sulla tecnologia si sono ritrovati a lottare. E un pivot della Fed aiuterebbe sicuramente a cambiare le cose.

Ma nonostante Ceo come Cathie Wood e Barry Sternlicht di Starwood Property abbiano chiesto alla Fed di sospendere i suoi aumenti o addirittura di orientarsi verso un taglio dei tassi, nelle ultime settimane i funzionari della Fed hanno chiarito che non cambieranno i loro piani.

“Senza dubbio siete già a conoscenza di considerevoli speculazioni secondo cui la Fed potrebbe iniziare ad abbassare i tassi nel 2023 se l’attività economica rallentasse e il tasso di inflazione iniziasse a scendere. Non accadrà così in fretta”, ha riferito la scorsa settimana il presidente della Federal Reserve di Atlanta Raphael Bostic.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com 

 

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.