Quella per il legno (e gli imballaggi) è una passione di famiglia per Durbiano Srl, impresa di Rivoli nata nel 1922 che è arrivata festeggiare il secolo di storia. Un’azienda piemontese che ricorda un po’ le tech californiane, nate grazie allo spirito imprenditoriale e alla creatività dei giovani fondatori nei garage di casa.
Durbiano è nata sotto una tettoia, a Rivoli, in corso Susa. Di generazione in generazione l’azienda si è spostata – nel 1933 in corso Francia e infine nel 1962 nella sede attuale in via Ivrea 76 – ed è cresciuta. A fondare la ditta che ancora oggi produce imballaggi è stato Ettore Durbiano. Dopo cento anni a presiedere il Cda dell’azienda è il nipote omonimo.
Dai primi 5 operai si è arrivati ai 40 di oggi. “Abbiamo avuto dipendenti nati nell’Ottocento – racconta il presidente – e ne abbiamo oggi alcuni nati dopo il 2000. Ma il bello della nostra azienda è che quasi sempre chi viene a lavorare con noi poi ci resta a lungo”. Intano le produzioni evolvono. “Dalle cassette tradizionali dei primi del Novecento – precisa Durbiano – siamo oggi un’azienda leader negli imballaggi pieghevoli di trasporto”.
Le linee di produzione si sono automatizzate e digitalizzate, realizzando aumenti della produttività che si traducono in un (davvero prezioso di questi tempi) contenimento dei costi e nell’allargamento dei mercati. Un’epoca in cui le materie prime hanno avuto andamenti da montagne russe.
“La storia della nostra ditta è quella della maggior parte delle aziende, e di quelle piemontesi in particolare – precisa il presidente – in altre parole senza grandi sbalzi né in alto né in basso, “pasin paset””. A dirigere oggi l’azienda è un nipote di Ettore, Matteo Mazzoni. L’Ad, in tasca una laurea in Fisica, è uno che non molla.
“Nel settembre del 2000 – ricorda Mazzoni – cominciai la mia avventura in azienda, con poche certezze, molte paure, ma anche con tanta voglia di mettermi in gioco. Pensare che allora non sapevo la differenza tra un pezzo di legno massiccio e di compensato”. Nei primi anni il manager si occupa della parte commerciale, seguendo i clienti piccoli e grandi e puntando soprattutto sull’export, ampliandolo e potenziandolo.
“Le piccole aziende familiari hanno limiti forti nella loro stessa natura – ammette Mazzoni – i cambi generazionali sono complessi e non scontati, tuttavia io ed Ettore abbiamo imparato a conoscerci e la nostra forza è stata valorizzare le nostre capacità e i nostri pregi. Come facciamo con chi collabora con noi. Per questo, nonostante quelli che stiamo vivendo siano tempi difficili, un po’ come quelli vissuti da ‘nonno Ettore’ nel 1922, quando diede vita alla Durbiano, sono fiero di continuare questa avventura imprenditoriale”.
