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Meta licenzia, Musk invece riassume

Meta prepara drastici tagli al personale. Mark Zuckerberg avrebbe chiesto al suo management un taglio generalizzato del personale, nell’ordine di migliaia di persone. Già da domani dovrebbero essere inviate le comunicazioni ai dipendenti ‘scelti’ per essere licenziati. Si tratta di una indiscrezione del Wall Street Journal che, cinismo dell’economia Usa, rassicura gli investitori e mette le ali ai titoli Meta.

È bastata annunciare, far trapelare i tagli al personale, che il titolo di Meta ha guadagnato quasi il 6%. In casa Twitter invece la seconda settimana dell’era Elon Musk si apre con una sorpresa. L’istrionico patron di Tesla fa retromarcia proprio sulle migliaia di licenziamenti già fatti. Prima ha cacciato la metà della forza lavoro del social network acquistato ad un prezzo record di 44 miliardi, ora ha deciso di riassumerne alcune decine. E decide di posticipare fino a dopo le Midterm Elections l’avvio del nuovo servizio di verifica degli account. È il fiore all’occhiello della strategia di Musk per fare di Twitter un servizio meno dipendente dalla pubblicità e più autonomo, con fondi propri ricavati dalla ‘verifica’ .

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Meta. Mark Zuckerberg prepara licenziamenti per ridurre i costi aziendali

Lo slittamento è stato fatto per evitare il potenziale caos in coincidenza con il voto di midterm. Un modo soprattutto per evitare una eccessiva esposizione a critiche della piattaforma. Il patron di Tesla accompagna la nuova mossa con una stretta sugli account falsi. I profili con “qualsiasi impersonificazione dove non è specificata la parola ‘parodia’ saranno sospesi in modo permanente”, annuncia Musk precisando che chi cambia nome sul proprio profilo perde almeno temporaneamente la verifica del proprio account.

La scure delle nuove regole si abbatte su alcuni comici: Kathy Griffin e Sarah Silverman, che negli ultimi giorni avevano sostituito il nome sul loro profilo con quello di Elon Musk, sono state sospese, anche se Griffin sembrerebbe aver riattivato l’account della madre morta per incoraggiare i suoi follower a votare democratici alle elezioni di metà mandato. Il patron di Tesla, invece, esorta gli “elettori con mentalità indipendente” a votare i repubblicani in Congresso dato che i democratici controllano già la presidenza.

Se a Twitter è in corso una ristrutturazione dopo l’acquisizione, la situazione di Meta sembra un po’ più difficile. Secondo le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, Zuckerberg non vuole tagliare la metà della forza lavoro come avvenuto a Twitter ma – considerato che Meta ha in organico 87.000 dipendenti – le riduzioni del personale allo studio potrebbero essere molto più dolorose di quelle fatte da Elon Musk.

Musk
Twitter. Musk fa retromarcia e riassume alcune  decine di dipendenti licenziati: © Pavlo Gonchar/SOPA Images via ZUMA Press Wire)

Potremmo trovarci di fronte ad uno dei maggiori tagli di personale  nell’industria tecnologica. Dopo il boom della pandemia, la Silicon Valley vive momenti difficili e si appresta a fare tagli importanti del personale in eccesso per attraversare il momento difficile. La cura dimagrante del persona sta per partire anche per altri colossi. Meta comincia per prima. Perché Meta, così come gli altri colossi, nei due anni della pandemia Covid ha spinto sull’acceleratore delle assunzioni: nel 2020 e nel 2021 ha assunto più di 27.000 persone, e altre 15.344 sono state assunte nei primi nove mesi di quest’anno. Questo boom che non è coinciso con una buona performance a Wall Street dei titoli: Meta è calata di oltre il 70% dall’inizio del 2022 fra il deteriorarsi del contesto macroeconomico, la concorrenza di TikTok e i più stringenti requisiti imposti da Apple per la pubblicità mirata.

Zuckerberg aveva già annunciato una riduzione del personale per avviare anche una riorganizzazione aziendale, aprendo la strada a un social più piccolo nel 2023. Le indiscrezioni sui tagli hanno fatto, per ora, presa suglu investitori preoccupati dal boom delle spese e degli investimenti per il metaverso. Lo stop al crollo del titolo a Wall Street mostrerebbe che  Zuckerberg – pur avendo la maggioranza dei diritti di voto – è aperto ad ascoltare le preoccupazione espresse davanti a conti deludenti.

E questo atteggiamento piace a chi investe anche in titoli Meta. Secondo alcune stime Meta potrebbe cercare di ridurre 3-4 miliardi di spese operative tramite licenziamenti e tagli dei costi fissi per tranquillizzare gli azionisti e concedere a Zuckerberg la libertà di continuare a scommettere sul metaverso i cui risultati potrebbero arrivare fra anni. Perché le difficoltà contingenti del colosso Meta possono presto finire, metaverso potrebbe diventare la ‘gallina dalle uova d’oro’ del futuro.

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