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Asta filantropica record per la collezione Allen: raccolti 1,6 miliardi dollari

paul allen collezione christie's

La collezione d’arte del co-fondatore di Microsoft, Paul Allen, vale un miliardo e 600 milioni di dollari. È questa la cifra che è stata raccolta per cause filantropiche all’asta di Christie’s di circa 150 pezzi raccolti dal socio di Bill Gates prima di morire quattro anni fa per un linfoma. Allen è morto nel 2018 e l’asta della sua collezione, anche grazie all’ingegnoso battage pubblicitario di Christie’s, ha generato un’eccitazione planetaria nel mondo dell’arte.

Oltre ventimila persone hanno visitato l’esposizione nei saloni di Rockefeller Center, ansiose di vedere pezzi da museo prima che scomparissero nuovamente nelle case di privati.

Tra i partecipanti all’asta, oltre ai soliti sospetti come i galleristi Larry Gagosian, David Zwirner, Dominique Levy e Joe Nahmad. C’era anche il proprietario di Christie’s François-Henri Pinault, che ha seguito la serata da una discreta tribuna per vip.

In due giorni tutti i pezzi all’asta hanno trovato un compratore.

È la vendita con maggiori incassi della storia delle aste, battendo il record di 922 milioni di dollari stabilito sei mesi fa quando Sotheby’s aveva liquidato la raccolta dei collezionisti Harry e Linda Macklowe, il cui accordo di divorzio prevedeva una spartizione delle opere d’arte che avevano a casa.

L’ultima tranche della collezione Allen finita all’asta erano pezzi minori: un frammento di scultura attribuito alla cerchia di Donatello stimato 15 mila dollari e venduto a oltre 200 mila.

Molte altre opere erano entrate nel club dei cento milioni di dollari, tra cui “La Montagne Sainte Victoire” di Paul Cézanne (138 milioni); “Les Poseuses, Insieme, versione piccola” di Georges Seurat (149 milioni di dollari compresi i diritti d’asta); il panorama di un giardino di Arles di Van Gogh “Verger avec Cyprès” (117 milioni) e la “Foresta di Betulle” di Gustav Klimt andato ad un acquirente per 105 milioni. Record anche per l’olio di Paul Gauguin “Maternité II”, stimato 90 milioni di dollari, passato di mano per 106 milioni. Un Lucien Freud, “Large Interior, W11 (after Watteau)” si è fermato a 86 milioni di dollari, anche questo un record per l’artista. All’asta c’era anche un Botticelli: “La Madonna del Magnificat”, una versione piccola del tondo agli Uffizi, acquistato per 40 milioni di dollari.

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