NF24
Cerca
Close this search box.

Elon Musk e lo spettro della bancarotta per Twitter

elon musk jeff bezos tesla twitter

Elon Musk agita lo spettro della bancarotta per Twitter. Lo fa conversando con i dipendenti della società appena rilevata per 44 miliardi di dollari. Musk spiega che  il social network potrebbe non sopravvivere alle difficoltà attuali se non dovesse iniziare a incamerare nuove liquidità. Parole che sarebbero dirompenti se a pronunciarle fosse un Ceo di qualsiasi altra azienda. Musk, però, non è un amministratore delegato qualunque e quindi certe frasi dette da lui hanno un effetto diverso. Chi lo conosce le ha già sentite queste espressioni forti, non è la prima volta che il miliardario sventola un possibile tracollo per sue aziende. Lo ha fatto più volte in casa Tesla e Space X.

Per scherzo o per  motivare i dipendenti, sta di fatto che certe sue esternazioni hanno poca influenza sui mercati. Uno dei suoi tweet più famosi è proprio sul fallimentof di Tesla. La data, però, era il primo aprile del 2018. Allora twittò come pesce di aprile che Tesla era scivolata “completamente e totalmente in bancarotta” nonostante gli sforzi “per raccogliere fondi, anche tramite un vendita di uova di Pasqua dell’ultimo minuto”. Nel 2021 paventò l’ipotesi di fallimento anche per Space X incontrando i dipendenti. E più di recente lo ha ribadito nell’ambito del suo sostegno all’Ucraina finanziando l’accesso ai sistemi di comunicazione satellitari Starlink.

Insomma Musk è un abusatore seriale della parola fallimento. E Twitter, oggi una sua nuova azienda, non mancherà di sentir pronunciare la parola bancarotta più volte. Al momento le uniche paure che si accompagnano all’arrivo di Musk a Twitter son quelle che vivono i dipendenti. Tra licenziamenti e fughe volontarie, sono alcune migliaia i dipendenti che hanno lasciato il social network. Gli ultimi a lasciare sono stati i responsabili della sicurezza e della privacy. Una defezione importante da colmare. Le uscite più recenti alimentano i timori sulla sicurezza dei dati e sul rispetto delle regole sulla privacy alla luce della velocità con cui il miliardario sta lanciando nuovi prodotti. La Federal Trade Commission sta “seguendo gli sviluppi di Twitter con profonda preoccupazione”.

La società che cinguetta e l’autorità che tutela i consumatori hanno un accordo dal 2011 con il quale il social si è impegnato a proteggere meglio i dati degli utenti. “Nessun amministratore delegato e nessuna azienda è al di sopra della legge. L’accordo che abbiamo ci concede tutti gli strumenti necessari ad assicurare che le regole vengano rispettate e siamo pronti a usarli”, spiega la Ftc. Fra le tante preoccupazioni per Twitter, al momento quella delle autorità americane e di possibili multe – che non ha escluso – non sembrano essere le maggiori per Musk che, dopo aver speso 44 miliardi di dollari, ha come obiettivo quello di rilanciare la società cercando di sconfiggere, come fatto con Tesla, tutte le cassandre che parlando di una ‘mission impossible’.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.