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The Conversation

Joseph Romanelli

Joseph Romanelli FORTUNE ITALIA

Cercare di capire come tutti possano avere accesso all’innovazione “è fondamentale per il nostro successo e per la società”. Parola di Joseph Romanelli, Presidente Human Health International per MSD, che guarda al futuro (e alle potenzialità del mRna) senza dimenticare il lascito del suo fondatore. 

INTERVISTA DI MARGHERITA LOPES

Joseph Romanelli è responsabile del conto economico degli oltre 75 mercati del gruppo al di fuori degli Stati Uniti e guida un team di 14mila persone. Dal 2021 alla metà del 2022 è stato amministratore delegato di JiXing Pharmaceuticals, un’azienda biofarmaceutica con sede in Cina. Prima di JiXing ha guidato l’attività di MSD in Cina dal 2016 al 2021.

Lei è da poco rientrato in MSD (conosciuta negli Stati Uniti e in Canada con il nome di Merck & Co), dopo un periodo in Cina. Ce ne può parlare?

Sì, ho lasciato l’azienda nel 2021 e ho avviato una biotech company con un hedge fund. L’ho fatto per circa un anno, ma poi sono tornato. Rob (Davis, ndr), il nostro Ceo, mi ha richiamato ed è stato fantastico essere tornato. Ma mi è piaciuto davvero lavorare in Cina, perché abbiamo fatto la differenza come azienda. Quando sono arrivato lì per la prima volta (1) avevamo circa un miliardo di dollari di entrate ed eravamo settimi tra le multinazionali farmaceutiche del Paese. Oggi siamo al secondo posto, con quasi 5 mld di fatturato.

MSD è stata inserita da Fortune nella lista Change the World 2022 per l’impegno a favore dell’accesso globale ai vaccini anti-Hpv, causa di tumore della cervice uterina. Cosa sta facendo in concreto l’azienda?

Siamo molto orgogliosi di far crescere la nostra attività in questo campo e di essere parte della soluzione. Per fare ciò, dobbiamo sostenere le agenzie internazionali che stanno lavorando a questo obiettivo. E lo scopo è abbastanza semplice: far salire i tassi di vaccinazione e supportare lo screening del cancro della cervice. Se riesci a fare entrambe le cose, hai l’opportunità di eliminare questo tumore, che colpisce le donne in un’età centrale della vita. Una delle cose che abbiamo fatto negli ultimi anni è lavorare con partner come Gavi Alliance e Organizzazione mondiale della sanità, in particolare nei Paesi a reddito medio e basso. Penso che sia parte dell’ethos della nostra azienda assicurarci di non dimenticare mai che la medicina è per le persone. I profitti seguiranno.

L’ATTENZIONE PER IL SOCIALE

MSD è impegnata in diversi progetti a vantaggio delle popolazioni del Sud del mondo. Può raccontarci qualcosa in più?

Pensiamo ai principi Esg (Environmental, social e governance, temi coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu) come a un fenomeno recente, ma in realtà l’Esg è integrato da anni nella cultura dell’azienda. Pensiamo al caso della cecità fluviale, una malattia pandemica in una zona dell’Africa che colpisce gli adulti. Ebbene, abbiamo scoperto che con un farmaco c’erano le potenzialità di eliminare la cecità fluviale nell’Africa sub-sahariana (2). Risultato? Questo farmaco oggi è circa il 50% della nostra produzione globale. Quindi se pensi alla nostra azienda nel suo complesso, la metà di quello che produciamo ogni anno è destinata a questo obiettivo. Si tratta di un programma iniziato negli anni ’80 e nel quale ogni singolo amministratore delegato si è impegnato: dopo Roy Vagelos, Ray Gilmartin, Dick Clark, Ken Frazier e ora Rob Davis. Voglio ricordare anche un altro programma. Negli anni ’80 ci fu una grande epidemia in Cina: all’epoca avevamo circa 10 milioni di persone affette da epatite B. Era una Cina diversa da quella di oggi in termini di ricchezza, Pil, progresso e assistenza sanitaria. Roy ha capito che avevamo una soluzione per l’epatite B, ma anche che c’era un problema di accessibilità. Così abbiamo insegnato al team cinese come costruire un impianto produttivo e, per 1 dollaro, abbiamo venduto la tecnologia. In pratica, abbiamo effettuato un trasferimento tecnologico del nostro vaccino anti HBV ricombinante al governo cinese. Quando parli con i funzionari cinesi, ti diranno che quel programma probabilmente ha salvato più vite di qualsiasi altro. Ecco, l’abbiamo fatto perché era la cosa giusta per i pazienti. Ed è per questo che molte persone vengono a lavorare in Msd: sanno che la nostra missione non è solo applicabile a ciò che facciamo nel quotidiano, ma al modo in cui gestiamo l’azienda.

ONCOLOGIA PROTAGONISTA DELLA RICERCA

Parliamo di cancro. MSD ha circa 80 potenziali approvazioni in oncologia entro il 2028. Quali sono le più promettenti?

Un decennio fa non eravamo un’azienda impegnata in oncologia. La cosa grandiosa della scienza è che, nel tempo, puoi trasformare la tua attività: da quando abbiamo lanciato il nostro farmaco immuno-oncologico in Usa per il melanoma, abbiamo accumulato indicazioni in più di 30 diversi tipi di tumore. Oggi ci concentriamo sull’immuno-oncologia: in pratica, attiviamo le cellule T del paziente contro il tumore. Questo ha cambiato la curva di sopravvivenza. E penso che sia solo l’inizio. Stiamo anche cercando di capire come intercettare i tumori in fase precoce. Oltre all’immuno-oncologia, studiamo anche terapie mirate e vaccini anti-cancro. Abbiamo appena annunciato un accordo con Moderna che sfrutterà la loro piattaforma a mRna, concentrandoci su come combinare un vaccino anti-cancro con un anticorpo. I nostri scienziati si sono focalizzati sulla medicina di precisione, correlata all’uso della diagnostica per identificare i pazienti giusti. Guardando al futuro, abbiamo una pipeline incredibile: 110 asset in sviluppo clinico. Una grande percentuale è oncologica.

La medicina sta cambiando in fretta. Per lei, e per MSD, cosa significa innovazione?

L’innovazione nel nostro settore è molto chiara: vuol dire inventare. La nostra industria è una di quelle che possono cambiare il corso della biologia umana grazie alle invenzioni. Per molto tempo la produttività è stata il problema numero uno, e lo è tuttora. Ebbene, noi spendiamo all’incirca il 20% delle nostre entrate in ricerca e sviluppo (3). Ora, ciò che gli investitori guarderanno è quanto sei stato produttivo nei tuoi laboratori per avere un ritorno sul capitale investito come parte di quell’investimento. Con l’esplosione della comprensione della biologia, molte aziende farmaceutiche, così come quelle biotech, sono state in grado di fare molto meglio in termini di produttività perché abbiamo visto molti più prodotti entrare nel mercato rispetto a prima. La maggior parte ha la capacità di aiutare i pazienti a vivere una vita più lunga o più sana. E qui torniamo all’innovazione. Come leader di Human Health International, ho un lavoro molto semplice. Il mio compito è garantire che comprendiamo veramente cosa apprezzano i nostri clienti: governi, payer, distributori, ospedali, farmacie o medici. È importante capire che una catena del valore è corretta. Ora, per poterlo fare, dobbiamo avere le persone giuste. E la cosa bella del team di MSD Italia è che sono guidati da persone davvero fantastiche. In assoluto, il numero uno è il nostro amministratore delegato, Nicoletta Luppi (4).
È un capitano che ha guidato la nave attraverso momenti molto difficili con la pandemia da Covid-19. Il team qui ha fatto davvero un ottimo lavoro. Mi complimento con loro: sono probabilmente una delle filiali più centrate sul cliente che abbiamo.

Quindi cosa significa l’Italia per MSD?

Per me l’Italia è il mio quinto mercato (5). In tutta onestà, sarà molto difficile per noi come azienda avere successo se un mercato nella nostra top five non sta crescendo, non sta sviluppando i suoi talenti e non sta aiutando la società e gli stakeholder nei loro bisogni e obiettivi. Quindi per me l’Italia è estremamente importante.

L’IMPATTO DELLA PANDEMIA

In che modo Covid-19 (6) ha cambiato il settore farmaceutico in termini di lavoro?

Penso che la pandemia ci abbia insegnato un nuovo modo di lavorare. Le persone vogliono farlo in modo diverso. Non vogliono più lavorare dalle otto del mattino alle otto di sera in un ufficio, soprattutto i millennial e la generazione Z. C’è anche un forte supporto alle attività Esg da parte della forza lavoro.

RADICI SOLIDE

Più di 70 anni fa George Merck disse che “la medicina è per le persone”. Questo è ancora un valore distintivo per la vostra azienda?

Assolutamente. Sì. Ma c’è una seconda parte in quella citazione: la medicina è per le persone, i profitti seguiranno e non ci fermeremo, né riposeremo fino a quando tutti i pazienti non avranno accesso alle nostre terapie. Quindi cercare di capire come tutti possano avere accesso alle nostre invenzioni è fondamentale per il nostro successo e per la società. Siamo molto orgogliosi delle parole di George. Vogliamo aiutare le persone a vivere una vita più lunga, più sana e migliore. Ed è un ottimo lavoro, un lavoro gratificante. È qualcosa che facciamo ogni giorno, sapendo che abbiamo avuto un impatto.

TRA LE RIGHE

(1)  I risultati in Cina: Romanelli ha lavorato per 25 anni in MSD e ha guidato Merck China dal 2016 al 2021, prima di un’esperienza nella biotech di JiXing Pharmaceuticals fino al luglio scorso.

(2) Ricerca da Nobel: ai ricercatori Msd sono stati assegnati sei premi Nobel per la Medicina. L’ultimo nel 2015 è andato a William C. Campbell per la scoperta dell’ivermectina, la molecola per la cura della cecità fluviale (oncocercosi). La scoperta di Campbell ha dato vita, nel 1987, al “Mectizan Donation Program”, la più grande partnership pubblico-privato per l’eradicazione della cecità fluviale a livello globale. A partire dal 1987, MSD distribuisce gratuitamente il farmaco a tutti coloro che ne hanno bisogno, per un valore superiore ai 5 mld di dollari.

(3) Investimenti miliardari: Nel 2021, MSD ha investito 12,2 miliardi di dollari in attività di Ricerca & Sviluppo (oltre il 25% del fatturato), grazie ai suoi oltre 17mila ricercatori.

(4) Un’azienda ‘alla pari’: Msd Italia ha una presidente e Ad donna, un Leadership Team e una forza manageriale composti al 50% da donne, con promozioni e assunzioni femminili pari a circa il 70% del totale.

(5) MSD in Italia: nel nostro Paese MSD è presente da 66 anni, con circa 1.000 dipendenti e investimenti in ricerca, non solo per studi clinici condotti (oltre 60 mln di euro investiti nel 2021), ma anche per iniziative a sostegno della ricerca indipendente (oltre 40 mln di dollari in erogazioni liberali).

(6) La risposta alla pandemia: Msd ha fornito una risposta alla pandemia, attraverso la scoperta del primo farmaco antivirale orale. E ben prima del suo arrivo sul mercato, l’azienda ha deciso di contribuire a un suo accesso universale attraverso la concessione di licenze volontarie ad aziende di generici per la sua produzione in 105 Paesi del mondo a basso o medio reddito, India inclusa.

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