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Ue, via libera alla Francia per eliminare i voli aerei brevi a vantaggio del treno

Per uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.”

Il XXI secolo ha bisogno di cura: ha bisogno di sostenibilità ambientale (economia green, circolare e dello share), di sostenibilità digitale (economia digitale e qualità dell’informazione) e di sostenibilità sociale (favorire un modo di vivere centrato sulla qualità delle relazioni e dei processi, anziché sul consumo delle cose). 

Per abilitare il futuro, dobbiamo tener conto di un uso intelligente delle risorse e degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E’ fondamentale investire in tecnologie rispettose dell’ambiente.

Il vecchio modello della produzione industriale ha considerato il mondo come un’enorme riserva di risorse da utilizzare in un modo più o meno efficiente; è un un ciclo lineare: estraggo le risorse, produco beni, li distribuisco, li consumo, elimino gli scarti e ricomincio. Lo spreco è immenso. Un modello circolare, invece, di sviluppo sostenibile crea prodotti finiti partendo anche da scarti. L’economia circolare ri-cicla, ri-utilizza, ri-condiziona, ri-para. In un’economia lineare, il problema è alla fine del processo, nello smaltimento. In un’economia circolare, il problema è all’inizio del ciclo, nel progettare prodotti “ri-”.

La sostenibilità deve essere sempre più un approccio strategico nelle scelte di governi e imprese, attivo nel creare una nuova cultura di attenzione all’ambiente. In questa direzione la notizia che arriva dalla Francia.

Semaforo verde dalla Commissione Ue  al governo francese: potrà vietare i collegamenti aerei interni – sulle tratte brevi – quando i viaggiatori hanno a disposizione l’alternativa del treno. Il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta europea lo scorso venerdì, ma la questione si trascinava ormai da mesi.

Questo divieto era già previsto dalla legge dell’agosto 2021 ‘Climat et resilience’ (clima e resilienza), poi  sottoposta alla valutazione della Commissione Ue per tutelare la libertà d’impresa delle compagnie aeree e per vigilare sul diritto dei viaggiatori a scegliere fra servizi che agiscono in libera concorrenza reciproca.

Il tema ambientale è alla base di questa drastica decisione di riduzione dei voli ‘non indispensabili’. Sulla base delle previsioni del governo di Parigi, che la Commissione Eu ha ritenuto attendibili, ci sarebbe un crollo delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, pari a 55.000 tonnellate in meno all’anno. Questo risultato si otterrebbe già solo eliminando i voli da Orly e Bordeaux, Lione e Nantes, sulla base dei dati del traffico aereo del 2019.

La cura dell’ambiente deve essere prioritaria.

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