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La trasformazione di Poste Italiane, secondo l’Ad Matteo Del Fante

Matteo Del Fante racconta come Poste Italiane sia diventata qualcosa di diverso negli ultimi anni: un’azienda piattaforma, dove l’ufficio postale sta per trovare un nuovo ruolo. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023.

Quando lo scorso anno Fortune Italia ha scelto Matteo Del Fante come Businessperson of the year, Poste Italiane era tornata ad avere conti in salute (superiori al periodo pre-pandemico) e prospettive di crescita in tutti i settori. La strategia, spiegava l’Ad e direttore generale, era quella di arrivare ad avere una società piattaforma, impegnata ancora su corrispondenza e pacchi, ma sempre più attiva anche nei pagamenti, nella logistica, addirittura nell’energia. Un anno dopo, le profezie di Del Fante hanno iniziato a delinearsi, se non a realizzarsi del tutto. E i conti sono addirittura migliorati, battendo le stime degli analisti: il dato dell’Ebit (il risultato operativo, che misura la redditività dell’azienda) relativo ai primi 9 mesi del 2022 è il più alto mai registrato, e le stime sull’intero 2022 sono state rialzate, spiega lo stesso Ad. Ora che la sua strategia di ‘piattaforma’ si è delineata, il prossimo passo dell’azienda si focalizza nuovamente sulla sua anima: gli uffici postali e la presenza (anche digitale) sul territorio.

Comunicando i dati semestrali del 2022 aveva parlato di una flessione per la divisione Corrispondenza e pacchi, effetto dell’inflazione. Alla luce dei numeri del terzo trimestre quali sono le previsioni per la fine dell’anno?

Nel terzo trimestre del 2022 Poste Italiane ha ottenuto un risultato operativo in crescita del 17% rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente, raggiungendo con 2,1 mld di euro il risultato dei primi nove mesi più alto di sempre. Per la fine dell’anno siamo ottimisti, e questo vale per tutte le aree di business: abbiamo innalzato il nostro obiettivo stimando una crescita dell’utile operativo a 2,3 mld di euro, rispetto ai 2 mld previsti inizialmente. Ciò è stato possibile grazie al continuo slancio alla crescita del business in tutte le divisioni del Gruppo e allo sviluppo del piano industriale 24SI Plus. La divisione ‘Corrispondenza, pacchi e distribuzione’, in particolare, ha recuperato volumi e ridotto i costi, contribuendo per il terzo trimestre consecutivo ad un risultato operativo positivo, nonostante il difficile contesto di mercato. In Italia c’è grande battaglia tra gli operatori, il mercato è molto competitivo. Nel B2C abbiamo di fronte tutti i più grandi player, nel B2B siamo più esposti al momento difficile dell’economia. Abbiamo migliorato la nostra posizione in questo trimestre ma il contesto resta molto competitivo.

Un progetto che racconta bene un’altra dimensione importante di Poste, quella del territorio, è Polis: a che punto è? Quali nuovi servizi fornirà l’ufficio postale?

Il progetto è a buon punto. I primi tre prototipi vedranno a breve la luce a Fara in Sabina (Ri), Campagnano di Roma e San Felice Circeo (Lt). Entro marzo 2023 saranno pronti 18 sportelli unici finanziati con 20 mln di euro di risorse proprie. Poste Italiane è la prima azienda italiana ad avere avuto l’ok dalla Commissione europea per il finanziamento di un progetto con i fondi del Pnrr. In pratica gli uffici postali diventeranno anche sportello digitale unico della pubblica amministrazione dove si potranno richiedere, tra l’altro, carte d’identità elettroniche, passaporti, modelli Isee, documenti fiscali, catastali, pensionistici e certificati giudiziari. Polis coinvolgerà quasi 7.000 uffici postali di Comuni con meno di 15mila abitanti. Va ricordato che in Italia ci sono circa 11 milioni di persone, di cui 6 milioni over 65, che vivono nei centri più piccoli e fanno più fatica di altri a ottenere anche un semplice certificato. Noi possiamo garantire ai residenti in quei Comuni un aiuto concreto e un servizio efficiente che gli permetterà di risparmiare tempo e denaro. Riduciamo così le distanze tra cittadini e imprese con la pubblica amministrazione e favoriamo la transizione digitale, abbattendo il divario tra le diverse aree geografiche del Paese, facendo risparmiare tempi e costi ai residenti di quei Comuni.

In occasione della Businessperson of the year dello scorso anno, ha dichiarato che l’obiettivo di Poste era quello di arrivare a un’azienda piattaforma, in grado di offrire servizi e prodotti: a che punto siete?

La strategia prosegue con successo di pari passo con l’esecuzione del piano 24SI Plus, che consolida ulteriormente la nostra leadership come ‘platform company’. L’acquisizione di Lis ha aggiunto una nuova piattaforma di pagamenti che ci ha permesso di ampliare la nostra rete con 55mila nuovi punti di contatto, che si aggiungono agli uffici postali e alla rete Punto Poste. La nostra strategia di diversificazione fornisce un contributo sempre più consistente ai ricavi. Con l’acquisizione di Plurima nel settore della logistica del farmaco, ad esempio, e ad iniziative simili, stiamo accelerando la nostra strategia per diventare un operatore logistico ad ampio raggio. Inoltre, abbiamo lanciato i nuovi servizi di connessione con la fibra ed entro i primi mesi del 2023 entreremo nel mercato dell’energia con un’offerta retail per luce e gas, dopo gli ottimi risultati del lancio riservato ai dipendenti del Gruppo, con oltre 40mila contratti. Negli ultimi 5 anni si è completata la trasformazione di Poste Italiane e abbiamo esaurito la gamma di prodotti da offrire ai clienti a cui ora vogliamo fornire il nostro miglior servizio per soddisfare ogni loro necessità.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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