Agenzia spaziale italiana, Leonardo, Thales Alenia Space e le piccole medie imprese hanno lavorato congiuntamente per realizzare parte dell’impianto tecnologico della missione Nasa Artemis 1. La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023.
Lo Spazio si prospetta come un grande acceleratore della crescita economica italiana. Lo dimostra l’importante apporto tecnologico che la filiera di settore ha fornito alla missione Nasa Artemis1, un nuovo passo nell’esplorazione umana dello Spazio. La Space economy rappresenta, anche per l’Italia, una tematica ad ampio fattore di moltiplicazione economica, con un grande ritorno sugli investimenti.
Il comparto dell’Aerospazio italiano ha maturato, negli anni, la capacità di lavorare su commesse complesse, sia coinvolgendo i big del settore, come Leonardo e Thales Alenia Space, ma anche arrivando a premiare le eccellenze nelle piccole e medie imprese, come la torinese Argotec. Grazie all’abile regia dell’Agenzia spaziale italiana, il nostro Paese partecipa attivamente al programma statunitense Artemis che riporta l’uomo sulla Luna.
Filiera Spaziale Italiana
Il comparto è composto da grandi e piccole aziende e si conferma un’eccellenza mondiale. Importante sottolineare la collaborazione fra Asi e Esa (Agenzia spaziale europea) per rispondere alle richieste della Nasa su progetti di sperimentazione spaziale. La Space economy italiana, in questa missione, ha firmato la realizzazione di una componente indispensabile per lo sviluppo del modulo abitativo Orion, che verrà testata in orbita durante questi primi due voli non abitati, e che permetterà poi agli equipaggi di affrontare i prossimi viaggi alla volta della Luna, fornendo nello specifico aria e acqua agli astronauti a bordo.
La tecnologia italiana a bordo della navicella spaziale
Leonardo e Thales Alenia Space hanno realizzato alcuni dei componenti del Modulo di servizio europeo (Esm), prodotto per conto di Esa e in dotazione alla navicella spaziale Orion. Thales Alenia Space, in particolare, ha sviluppato i sottosistemi dei moduli che serviranno a garantire le condizioni vitali e la sicurezza dell’equipaggio, quando presente, durante l’intera missione. Questa tecnologia made in Italy consente all’Esm di essere più leggero e volare più a lungo, ma forte tanto da mantenere la sua forma e portare a termine la missione.
Leonardo, altro partner primario del programma, ha realizzato i pannelli fotovoltaici (Pva) ad altissima efficienza, che compongono le quattro ‘ali’ del modulo di servizio, ciascuna lunga sette metri e composta da tre pannelli che alimentano i computer e l’elettronica di bordo, per una potenza totale di 11 KW. Sempre Leonardo ha realizzato le unità di controllo e distribuzione dell’alimentazione e distribuzione della potenza, che alimenteranno Orion durante il viaggio verso la Luna.
Il lancio perfetto
“Che viaggio! Il lancio perfetto dello Space Launch System Nasa apre di nuovo la via per un ritorno dell’umanità sulla Luna, questa volta per restarci”, è il commento di Giorgio Saccoccia, presidente Asi. Il programma Artemis vede l’Italia come partner primario.
Il progetto riporterà l’uomo sulla Luna per fare nuove scoperte, imparare a vivere e lavorare oltre i confini del nostro pianeta. “Questa missione – conclude Saccoccia – rappresenta un grande momento anche per tutti coloro che guardano allo Spazio, alla tecnologia, al futuro con gli occhi di chi crede nell’ingegno umano e non smette di sognare”.
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