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Cinghiali di Roma avvisati, ora possono essere abbattuti e mangiati

cinghiali

Nella corsa alla approvazione della Legge di Bilancio c’è anche la caccia ai cinghiali. Gli animali selvatici, infatti, potranno essere cacciati in città (a tutela della pubblica incolumità e della sicurezza stradale) e poi anche mangiati, dopo le analisi igienico-sanitarie. Non si parla espressamente di cinghiali, ma di questi si è discusso (e urlato) nell’esame dell’emendamento proposto da FdI, il primo a essere valutato in commissione Bilancio, e l’ultimo a essere approvato sette giorni dopo, quando la conclusiva seduta notturna sembrava ormai già chiusa. I Verdi protestano e si dicono pronti a fare un esposto in Europa perchè i cinghiali, sostengono,”sono animali protetti come lupi, orsi e volpi”.

Vero è che oramai i cinghiali sono diventati i nostri nuovi vicini di casa. Li troviamo per strada, arrivano in spiaggia. A Roma, ad esempio, la convivenza fra cinghiali e romani sta diventando sempre più difficile. E in qualche caso è anche una convivenza pericolosa, perché sono animali che hanno bisogno di procurarsi del cibo e pur avendo paura dell’uomo e non avendo un’indole predatoria, capita che attaccano.

Comunque sia ora i cinghiali potranno essere cacciati. Certo non vedremo cacciatori con fucile per le strade di Roma abbattere cinghiali, ma entro i limiti di legge ora si potrà fare. Nonostante la limitatezza delle risorse non manca, come in ogni manovra, la carica dei micro-interventi in tutti i settori. Dalla fauna alla flora ce n’è per tutti i gusti. Arrivano 2 milioni in ristori per gli allevatori le cui bufale sono state colpite da brucellosi e tubercolosi. Altri 8 milioni per il programma nazionale della pesca e dell’acquacoltura 2022-2024, ristori strutturali (2 milioni all’anno dal 2024) per i vigneti colpiti dalla flavescenza dorata. Tra natura e turismo, all’Unione nazionale delle pro loco d’Italia arrivano 900mila euro per il 2023 e 1 milione all’anno per 2024 e 2025.

Vanno 14 milioni in tre anni a Sport e salute per il progetto ‘Bici in Comune’. Rifinanziato con 500mila euro il mini-fondo del ministero del Turismo per i cammini religiosi. Risorse, poi, a sostegno delle vetrerie di Murano con 1,5 milioni di euro per il fondo previsto dal Mimit. Dal Veneto alla Liguria, arrivano altri 300mila euro, dopo i 4 milioni stanziati nel 2020 per il ripristino della funivia Savona-San Giuseppe dopo l’alluvione del 2019.

Giù le tasse per i frontalieri pensionati che hanno lavorato nel Principato di Monaco: passano dal 23 al 5%, allineandosi a quanto previsto per chi riceve la pensione svizzera. Stop all’Imu nel 2023 per l’Accademia dei Lincei: non la pagherà neanche sugli immobili non direttamente utilizzati per finalità istituzionali. Arrivano fondi ad hoc (700mila euro a Roma Capitale) per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario del rastrellamento degli ebrei a Portico d’Ottavia e per “valorizzare l’intreccio profondo della comunità ebraica con la città di Roma”.

Diversi micro-interventi riguardano, infine, i giovani. C’è un fondo per da un milione per i prossimi tre anni per progetti di alfabetizzazione mediatica-digitale ed educativi a tutela dei minori. Aumentano le risorse per il Consiglio nazionale dei giovani: 2,5 milioni in più in tre anni, per “incoraggiare la partecipazione allo sviluppo politico, sociale, economico e culturale del Paese”. Non arriva invece all’ultimo traguardo la proposta bipartisan per rilanciare i Giochi della gioventù con 20 milioni.

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