La rivoluzione tecnologica in atto creerà 97mln di nuovi posti di lavoro entro il 2025 – contro gli 85 mln che verranno persi – con un bilancio positivo di 12 mln di occupati in più, secondo le stime del World Economic Forum. In questo contesto Cisco ha annunciato il suo programma: formare 10 mln di persone su competenze digitali e cybersecurity nell’area Emea – Europa, Medio Oriente e Africa – nell’arco dei prossimi 10 anni. Bisogna investire ora nella formazione di nuove professionalità, preparandole ai mestieri di domani.
Circa 2,6 mln saranno i cittadini europei interessati dal progetto Cisco, che vuole contribuire concretamente agli obiettivi di sviluppo delle digital skill nel vecchio continente. L’annuncio di del colosso californiano coincide infatti con l’apertura dell’Anno Europeo delle Competenze, inaugurato dalla Presidente Ursula Von Der Leyen nel discorso sullo Stato dell’Unione. Entro il 2030, infatti, l’Unione Europea punta a fornire competenze digitali di base all’80% dei suoi cittadini, e ad inserire nel mondo del lavoro almeno 20 milioni di specialisti Ict. Il dato attuale attesta che solo il 54% degli europei tra i 18 e i 74 anni possiedono le competenze di base.
E’ attraverso il programma Networking Academy – un ecosistema di 2882 academy in tutta Europa, 352 solo in Italia – che Cisco intende fornire ai giovani le competenze tecniche e digitali necessarie per le posizioni lavorative generate dal nuovo contesto tecnologico e di automazione.
“Abbiamo bisogno di persone con nuove competenze per uno sviluppo economico sostenibile e sicuro, per creare una società più giusta”, sono state le parole di Guy Diedrich, Svp e chief innovation officer di Cisco, quando è stato presentato l’imponente programma di formazione progettato dall’azienda. L’obiettivo è quello di formare nuovi talenti nei vari territori, indispensabile “ai fini dell’inclusione sociale a lungo termine e per la resilienza economica. Ci vuole un intero ecosistema che collabori per arrivare a questo”.
La Networking Academy di Cisco ha appena festeggiato il quarto di secolo, a fronte di un investimento complessivo di 102 mln di dollari, utile alla formazione di 17,5 mln di studenti in 190 Paesi del mondo. Di questi, circa 120 mln solo nell’area Emea, grazie alle partnership realizzate con 5.800 istituzioni educative e organizzazioni che offrono i corsi Networking Academy.
Le Academy presenti in Italia sono allocate per il 70% presso scuole e università, il 30% presso centri di formazione, istituzioni pubbliche, organizzazioni non profit. Dal 1999 ad oggi, nel nostro Paese sono stati formati più di 320.000 studenti. L’obiettivo di Cisco per l’Italia è di raggiungere e formare, giù nei prossimi 3 anni, almeno altre 200.000 persone. Innovazione, crescita e competitività globale dipendono dalla costruzione di una solida economia digitale.
“In tutta l’area Emea c’è carenza di competenze digitali e questo dovrebbe essere motivo di preoccupazione per tutti” ha aggiunto Wendy Mars, President, Cisco Emea. “Senza un ricco bacino di talenti sarà più difficile continuare ad accelerare la trasformazione digitale. Sono orgogliosa di quanto ha fatto finora Cisco Networking Academy e non vedo l’ora di dare il benvenuto a molte altre persone specializzate nel settore Ict, provenienti dalle più diverse origini e storie”.
Per aiutare i lavoratori del futuro a sviluppare le loro competenze e prepararli ad affrontare un mercato del lavoro sempre più digitalizzato, Cisco ha lanciato anche una partnership con Randstad, leader globale nel settore dei servizi per le risorse umane. La partnership mira a riqualificare e aggiornare le competenze di 300.000 persone in ambito cybersecurity, programmazione e automazione delle infrastrutture. La collaborazione è già attiva in Italia e nei Paesi Bassi, e nel corso del 2023 si estenderà ad altri paesi.
