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Raddoppio del corpo: guardare gli altri lavorare online rende più produttivi?

Nicole Onyia ha 24 anni. Ogni giorno va in diretta su TikTok per circa cinque ore, mentre si destreggia nel suo lavoro a tempo pieno come analista di dati.

Nel momento in cui la osservi, potresti chiederti – con il tono di uno speaker pubblicitario degli anni ’60 – “Ma come diamine fa a fare tutto?” Perché sì: sta facendo proprio ‘tutto’ contemporaneamente. Trasmettendo in live streaming se stessa che lavora a un pubblico che va da centinaia a migliaia di spettatori. Questa ‘strategia’ che sta spopolando, si chiama ‘raddoppio del corpo’.

Di solito Onyia inizia a lavorare alle 9 del mattino e va in diretta un’ora dopo. I video live di TikTok di Onyia, che lei chiama ‘Work alone together’, letteralmente  ‘lavorare da soli insieme’, le hanno fatto guadagnare oltre 100.000 follower. Ha una scrivania esteticamente allestita con musica ambient e di tanto in tanto smette di lavorare per rispondere alle domande nella sezione ‘commenti’ degli spettatori che lavorano al suo fianco.

È una specie di ‘raddoppio’ del corpo, in cui il tuo doppio è l’altra persona. In realtà si tratta di una vecchia strategia per stimolare la concentrazione: lavorare in presenza di altri. Tradizionalmente svolto nella stessa stanza, la tendenza sta ora prendendo il sopravvento su TikTok live e Zoom poiché il lavoro a distanza ha reso più difficile per alcune persone rintracciare una comunità.

Per alcuni, guardare qualcuno lavorare su un laptop potrebbe sembrare noioso come guardare la vernice che si asciuga. E altri potrebbero trovarlo inquietante, considerando che i lavoratori sono estranei. Ma con sempre più persone alle prese con l’Adhd (disturbo da deficit di attenzione) e una vera epidemia di solitudine, questa nuova modalità di lavoro è vista come un modo per alleviare entrambe le condizioni.

“Le persone con Adhd a volte lottano con l’attenzione autodiretta, l’autocontrollo e altri processi”, afferma Allie K. Campbell, che ospita sessioni di co-working Adhd dal vivo ogni giovedì su TikTok per i suoi 88.000 follower. Lo ‘straniero’ nel raddoppio del corpo funge da ‘altro”: imparziale e responsabile, aiuta a uscire dalle proprie difficoltà personali. Campbell sostiene che questo abbia “completamente cambiato il gioco” per la sua stessa produttività e per quella di altre persone con Adhd con cui ha lavorato.

Non è il concetto più nuovo, ma quello che sta letteralmente esplodendo perché è diventato più accessibile e innovativo grazie alla tecnologia. Come ha affermato David Sitt, psicologo e professore al Baruch College. Sitt ha fatto notare che molte persone con Adhd hanno affermato che lavorare mentre qualcun altro è ‘nelle vicinanze’ è più facile. È una specie di incentivo. Inoltre, ha aggiunto, “le sessioni di lavoro in streaming ti consentono di entrare in contatto con persone in tutto il mondo. Il che è utile quando è difficile convincere le persone a impegnarsi effettivamente a lavorare con te”.

Questo è stato il caso di Onyia, che ha iniziato a lavorare in diretta sporadicamente circa un anno fa. Come molte persone con Adhd, Onyia di solito chiama un amico mentre fa le faccende. Un giorno, nessuno era disponibile. Si è allora rivolta a TikTok ed è andata in diretta, aspettandosi che alcuni amici entrassero.

È stata sorpresa di vedere quanto lavoro alla fine avesse svolto e che altri che si erano uniti avevano poi commentato dicendole di averli aiutati a sua volta a concentrarsi. Le piace l’ufficio, ma vive a un’ora di distanza. Con il suo telefono, riesce a trovare persone che cercano uno spazio comune in cui lavorare quasi all’istante.

“Sono felice”, ha detto la ragazza. “Lavoro da casa. Vado a scuola da casa. Non esco molto dal mio appartamento. Ed essere in grado di entrare in contatto con persone di tutto il mondo e lavorare tutti insieme da casa, è una sensazione davvero unica”.

Sitt dice a Fortune che non ci sono state, per ora, ricerche formali che esaminino questa nuovo modello lavorativo. Ma ha proposto questo tipo di comportamento ai suoi clienti per molto tempo e vede “un grande valore in esso”. Aiuta a essere più produttivi.

Le sessioni di co-working settimanali di Campbell sono complete di musica allegra. E fa lei stessa da ‘Dj’. Le interazioni con i suoi follower dal vivo non sono poi così diverse da quelle di amici o ex colleghi, dice.

Campbell ha creato lo spazio nel 2021 mentre lavorava per un’organizzazione no profit. E quando è arrivato il momento di ritornare in ufficio, ha preferito continuare uno stile di vita che le consente di lavorare dove vuole, quando vuole e soprattutto come vuole.

Ora è una content creator e specialista di comunicazione digitale freelance. “Nei miei live streaming ho a che fare con ingegneri, artisti, insegnanti, imprenditori. Ciò che ci unisce tutti è un ambiente di lavoro migliore“, dice Campbell.

Al centro c’è la responsabilità: quando hai qualcuno con cui condividi gli obiettivi, “è più probabile che tu li raggiunga”, afferma Alicia Navarro, Ceo di Flown, una società che ospita il raddoppio del corpo di Zoom. Uno studio dell’Università di East London su 101 membri di Flown ha rilevato che la maggioranza ha indicato un impatto superiore alla media sulla concentrazione (96%) e sulla produttività (94%).

Le sessioni creano un senso di comunità e aiutano i partecipanti ad alleviare la solitudine. “Le persone bramano la connessione umana“, dice. Anche Onyia spiega che è riuscita a connettersi con gli altri in un modo che le ricorda una biblioteca universitaria o una sala studio con gli amici. Adesso ha persone che si presentano ogni giorno e alcune diventano ‘amiche” nella sua sezione dei commenti. “Ho i miei clienti abituali. È molto bello,” dice. “Ho circa 8.000 persone che mi guardano in un live streaming. Mi sembra così assurdo”.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com 

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