Pugni, calci, insulti. Non si arrestano le aggressioni agli operatori sanitari. Fra gli ultimi episodi, quello di un giovane scagliatosi contro un agente di Polizia e un infermiere al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza. In Italia aggressioni e minacce ai danni degli operatori sanitari sono circa 2.500 l’anno. Secondo l’Inail nel 2016-20 i casi sono stati più di 12mila. E stando al Simes, Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità, Puglia e Sicilia sarebbero le Regioni più colpite. A chiedere con forza l’impegno di tutti per arginare questi episodi è stato il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri, Filippo Anelli. Che nella Giornata dedicata al Personale sanitario ha sottolineato come il fenomeno sia legato anche alla crisi del Ssn. “Noi chiediamo un cambio di passo: non serve finanziare beni e servizi, ma le professioni. Servono infermieri, ostetriche, fisioterapisti. Senza di loro, come si cureranno gli italiani?”.