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Storie di imprenditrici green

Con le loro idee stanno rivoluzionando il comparto food (e non solo), diventando eccellenze imprenditoriali attente all’ambiente

Sono quattro giovani donne le cui attività contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e a rendere il nostro Pianeta un posto migliore.

C’è chi trasforma le arance in tessuti e chi, con i propri prodotti, raccoglie fondi per la ricerca contro i tumori, chi con il cibo crea ponti tra oriente e occidente e chi utilizza l’energia rinnovabile a scopi agricoli. Si tratta di alcune delle tante donne di talento che contribuiscono a tenere alto il tricolore nel mondo.

‘Le donne in un mondo del lavoro in evoluzione: verso un pianeta 50-50 nel 2030’ è il tema della Giornata internazionale della donna 2023, quest’anno incentrato anche sul Goal n.4 relativo all’accesso globale alla formazione di qualità e all’apprendimento continuo. Un invito a sostenere non solo l’8 marzo ma tutto l’anno, ogni giovane di talento, affinché possa avere la chance di esprimere sempre, a tutto tondo, il proprio potenziale e la capacità di innovazione e visione.

Il broccolo che sostiene la ricerca

Marianna Palella, con sua madre Paola Pappalardo, ha fondato nel 2015 Citrus l’Orto Italiano, azienda ortofrutticola che valorizza le eccellenze Made in Italy e porta nelle case italiane un’ampia varietà di frutta e verdura fresca, compresi anche prodotti, come il bergamotto, che abitualmente sarebbero destinati solo al comparto beauty. Da qualche anno, nel mese di novembre, l’azienda lancia l’iniziativa “I broccoli per la ricerca” grazie alla quale 0,20 centesimi per ognuno dei broccoli venduti va in donazione al Progetto Salute al Maschile, Sam, della Fondazione Umberto Veronesi, dedicato alla ricerca e alla prevenzione dei tumori maschili. Il nesso non è casuale, in quanto il broccolo è un ortaggio ricco di polifenoli e glucosinolati, noti per le proprietà anticancerogene e antinfiammatorie. Citrus non è nuova alle attività filantropiche: da 7 anni infatti con
I Limoni per la ricerca” contribuisce alla raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica nell’ambito della nutrigenomica, che studia il rapporto tra dieta e Dna. “Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età” (SDG n.3) è tra gli obiettivi che l’operato di Citrus contribuisce a perseguire.

Gli spaghetti che uniscono  occidente e oriente

Sono oltre 15mila i punti vendita in Italia e all’estero in cui è possibile assaggiare le prelibatezze di Mulan Group, l’azienda nata dal 2002 e oggi guidata dalla ventisettenne Giada Zhang. Mulan, oggi, unisce le ricette della tradizione cinese alla qualità degli ingredienti italiani con l’ambizione di far dialogare i mondi culinari italiano e cinese. Un invito al dialogo tra culture che è anche la storia personale della giovane Ceo, cresciuta tra la Cina e l’Italia. Tutto è cominciato dall’attività di famiglia a Cremona, poi il passaggio alla grande distribuzione italiana e la successiva diffusione all’estero. Un successo che oggi viene anche celebrato tramite ‘In cucina con Mulan’, il primo libro di Giada Zhang che unisce storie, culture e generazioni diverse davanti ad un piatto di spaghetti. “Promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile” (SDG n.16) è sicuramente il goal di sostenibilità che maggiormente rappresenta l’impegno di Mulan.

L’arancia che diventa tessuto

Si chiama Orange Fiber l’azienda guidata da Enrica Arena che trasforma in tessuti gli scarti di bucce d’arancia, derivati dalle industrie di succhi di frutta. L’agrume siciliano per eccellenza diventa così protagonista di un progetto di economia circolare che lega il comparto food a quello della moda, trovando soluzioni innovative all’insegna dello zero waste. L’azienda, dalla sua fondazione nel 2014, ha raggiunto numerosi traguardi. Nel 2017, la prima sfilata con la Maison fiorentina Ferragamo e nel 2019 prima la selezione alla Conscious Exclusive Collection di H&M e poi la capsule collection con lo storico brand di cravatte Marinella. Numerosi i riconoscimenti e premi di questi anni, il più recente nel 2020, quando l’azienda è stata selezionata come nominator per l’iniziativa Earthshot Prize della Royal Foundation of the Duke and Duchess of Cambridge, la fondazione dei Reali britannici dedicata alla lotta contro il cambiamento climatico. Tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile, “Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili” (SDG n.12) riassume pienamente il contributo di sostenibilità di Orange Fiber.

L’energia che trasforma l’agricoltura

Far crescere i cedri all’ombra del fotovoltaico è la scommessa vinta da Mariangela Lancellotta di LeGreenhouse, il primo consorzio di aziende agricole italiane che unisce produzione elettrica e agricola. Circa cinquanta addetti tra Calabria, Sardegna e Umbria, le cui coltivazioni comprendono oggi limoni, lime, arance, clementine, pompìa sarda e diversi ortaggi. Un’idea che l’imprenditrice cosentina porta avanti con il padre Mario e il fratello Antonio e che non solo valorizza le potenzialità delle rinnovabili ma risolve anche l’annoso problema della sottrazione delle superfici agricole da parte di impianti industriali. Il consorzio svolge inoltre attività di ricerca sia per sviluppare pratiche agricole sostenibili che per diffondere protocolli di coltivazione replicabili. L’obiettivo dell’Agenda 2030 che meglio rappresenta le attività di LeGreenhouse è l’SDG n.15: “Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”.

 

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